DRAGOWSKI, NUMERI HORROR: PER L'EUROPA SERVE LA SVOLTA
Più che sui tre violazzurri o sul possibile debutto tra venerdì e sabato notte del Cholito Simeone con l’Argentina, gli occhi di Stefano Pioli in queste ore saranno tutti proiettati sul ritiro della Polonia Under-21. Dove, tra uno scongiuro e l’altro di un ennesimo infortunio, tra i protagonisti c’è anche Bartlomiej Dragowski, il titolare designato almeno per le prossime due partite della Fiorentina che dopo gli impegni con la propria Nazionale (affronterà le isole Far Oer e la Finlandia in gare di qualificazione ai prossimi Europei del 2019) farà ritorno a Firenze. Pronto ad indossare però fin da subito la sua maglia numero 69 nella delicata trasferta di Napoli e, con buona probabilità, anche tre giorni dopo a Marassi contro la Sampdoria.
I motivi di riscatto del resto per l’ex Jagiellonia sono tanti. Prima tra tutte c’è la volontà di mettere a tacere le tante voci che si sono rincorse sul suo futuro nel corso di questa estate (dove la Fiorentina, pur avendo messo il polacco sul mercato, ha poi deciso di trattenerlo a Firenze a fronte di offerte non congrue rispetto al prezzo pagato per “Drago” due estati fa) e poi, chiaramente, c’è la voglia di riscattare una serie di prestazioni incolori che hanno in parte macchiato la sua reputazione in questi 50 mesi sulle rive dell’Arno. I numeri del polacco del resto parlano molto chiaro: domenica contro l’Udinese, Dragowski ha toccato quota sette presenze in maglia viola e proprio con i friulani per la prima volta non ha subito gol quando è stato chiamato in causa.
Nelle precedenti sei apparizioni con la Fiorentina tra campionato e Coppa Italia, delle quali solo quattro giocate da titolare, l’estremo difensore aveva incassato ben tredici gol e viaggiava a una media di più di due reti subite a partita e di un pallone raccattato in fondo al sacco ogni 37 minuti (un dato alto, inflazionato però dalle goleade subìte lo scorso anno dai viola contro la Lazio in casa e all’ultima giornata con il Milan a San Siro). Motivi per andare in cerca del riscatto, del resto, ci sono tutti. Anche perché se la Fiorentina vuole davvero raggiungere l'Europa, servono ben altri numeri tra i pali per stare in alto.