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DUBBIO PEK

di Andrea Giannattasio

E' il dubbio che più di tutti tormenta Montella, quello che verrà sciolto soltanto oggi con l'allenamento di rifinitura. David Pizarro stringerà i denti e proverà ad esserci a Genova per quella che si annuncia essere una delle trasferte più delicate della gestione viola dell'aeroplanino. Tutto ruota intorno al cileno. Gioco, idee e risultati. Già, perché senza il Pek in campo, quest'anno la Fiorentina - numeri alla mano - ha vinto soltanto in tre circostanze, dimostrando un passo senza dubbio diverso ed una più evidente facilità a macinare gioco. 

Una su tutte è l'azione esemplare che i tifosi viola hanno ancora negli occhi e che testimonia, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto importante sia Pizarro per la Fiorentina: la gara è quella di dieci giorni fa contro il Chievo, la magia è quella che con un triangolo perfetto culmina con un assist dell'ex Roma di prima sul destro di Cuadrado, che al volo gonfia la rete per il momentaneo 1-0. Da manuale del calcio. Da Pizarro, insomma. Una pedina insostituibile nello scacchiere di Montella che dopo il ko alla schiena rimediato nella sfida europea contro la Juventus cercherà in tutti i modi di riprendere in mano la sua squadra.

L'obiettivo primario è senza dubbio quello di blindare un quarto posto che, nonostante i passi falsi viola, l'Inter sta facendo davvero di tutto per allontanare, ma la testa del Pek e dei suoi compagni è già in parte proiettato alla finalissima di Coppa Italia contro il Napoli. Solo dopo quella notte, il 3 maggio, sarà anche più chiaro cosa Pizarro vorrà realmente fare nella prossima stagione. Restare per completare un percorso tecnico che già oggi si annuncia affascinante o strappare uno degli ultimi contratti della carriera. Una scelta che, qualunque essa sia, si annuncia fin d'ora pesante. Perché ad oggi, immaginarsi una Fiorentina senza il cileno, resta davvero molto difficile.