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DUE EX CON LA VOGLIA DI VENDETTA

di Luciana Magistrato

Domenica a Firenze tornano due ex viola che hanno lasciato Firenze con qualche rammarico. Il dente avvelenato, più con la dirigenza viola che con Firenze che continua ad amare molto, ce l'ha sicuramente Felipe Dal Bello, l'ex difensore viola che appena un anno fa, con la maglia dell'Udinese, ha dato vita ad un battibecco con il dg Corvino. "Arrivai a Firenze perché mi convinsero che sarei stato importante, poi invece non andò così. C'era Prandelli. Il guaio è che tra lui e Corvino non c’erano buoni rapporti e quando il mister se ne andò cominciò la lotta tra me e il ds. Adesso che è tornato a Firenze sogno di fare il gol dell’ex" disse al Messaggero Veneto il giocatore e non si fece attendere neanche la risposta di Corvino che precisò: "Non ero io che facevo le formazioni, e nessun allenatore lo faceva giocare, neanche Prandelli che l'aveva voluto tanto: l'ho lasciato che non stava bene, evidentemente continua a non essere in forma". 

Felipe tra Udinese e Spal non è riuscito a fare il gol dell'ex ma all'andata a Ferrara, pur in un momento non ottimale per lui, rischiò di concretizzare la sua vendetta, andando vicino alla rete, favorendo comunque quella di Viviani, e giocando un'ottima partita e domenica ci riproverà. Se dal punto di vista sportivo Felipe non ha vissuto momenti facili a Firenze, è rimasto comunque legato alla città dove ogni tanto torna da turista con la moglie friulana Caterina e la figlia che stavolta però non potranno essere al Franchi.

Neanche il centrocampista Jasmin Kurtic nell'unica stagione in viola con Montella ha lasciato un grande segno come giocatore tanto che non fu riscattato ma di sicuro emozionò tutti al suo arrivo quando raccontò di aver pianto alla notizia di essere stato preso dalla Fiorentina, notizia che seppe durante il ritiro della Nazionale slovena insieme al suo grandissimo amico Ilicic che già giocava a Firenze. Le prestazioni in campo non sono state granché e a Pradè non restò che rispedirlo al Sassuolo ma di sicuro ha lasciato un ottimo ricordo nei tifosi come persona, rispettosa, attaccata alla maglia, mai sopra le righe, come nelle interviste di questi anni in cui ha vestito la maglia di Atalanta ed ora Spal.