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DUE PUNTE? NON È ANCORA TEMPO DI ESPERIMENTI: ECCO PERCHÉ

di Luciana Magistrato

Il cambio di modulo della Fiorentina viene invocato a gran voce dai tifosi per sopperire alla mancanza di gol visto che Nzola e Beltran sono fermi alla casella zero. In cinque partite infatti hanno segnato Gonzalez (2 gol), Biraghi (1), Bonaventura (1), Duncan (1) e Mandragora (1) in campionato mentre in Conference sempre Gonzalez ha messo a segno una doppietta (1 gol su rigore). Otto gol dunque complessivi ma nessuno realizzato dai centravanti. Colpa del modulo che non valorizza gli attaccanti o della loro poca forma o ancora della poca intesa di reparto o semplicemente momento di scarso feeling con il gol in questo avvio di campionato? Il dibattito è ovviamente aperto da tempo e le opinioni sono diverse ma cresce il partito di chi vuole vedere le due punte insieme. 

Certo, almeno per il modulo di sicuro non vedremo grandi cambiamenti alla ripresa con l'Atalanta, tanto meno le due punte insieme. Il motivo è semplice, visto che le nazionali hanno portato via una parte importante dell'attacco viola come Gonzalez e Kouame ma soprattutto Beltran che di questo esperimento dovrebbe essere il protagonista principale. La pausa non è dunque mai occasione per provare nuove cose, soprattutto per un allenatore come Italiano che non vuole lasciare nulla al caso e che cerca di dare certezze e non confusione ai suoi giocatori.

Per ora insomma bisognerà aspettare che cresca l'intesa nella squadra e la condizione di molti giocatori, non da ultimi proprio degli attaccanti. Se Beltran veniva da un periodo di piena attività in Argentina, ritmi e principi di gioco diversi da quelli cui era abituato hanno convinto per ora il tecnico ad utilizzarlo gradualmente. Nzola ha evidentemente bisogno di entrare in forma e nello stesso tempo di trovare fiducia in una piazza dove le pressioni si sono moltiplicate rispetto a La Spezia: bastava guardare la sua faccia abbattuta dopo la gara con il Rapid per rendersi conto che sta attraversando un momento di difficoltà. il giocatore in questo periodo, non convocato dall'Angola, avrà lavorato proprio su questi aspetti sia con Italiano che con altri professionisti anche perché probabilmente si ripartirà proprio con lui in campo.

Per le scelte definitive o il cambio di modulo (magari arretrando un centrocampista in linea con gli altri due) ci sarà tempo, intanto Italiano recupererà anche giocatori infortunati fondamentali nello scacchiere iniziale o come prima sostituzione, tra cui Antonin Barak e Ikoné.