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DV9-ACF, NESSUNA FUMATA BIANCA: IL PUNTO DI BARONE

di Luciana Magistrato

"Penso che Vlahovic non debba illudere i tifosi e noi siamo qui per raccontare la verità": dalle belle parole di Vlahovic di ieri alla realtà della Fiorentina, nessuna apertura o passi avanti nella trattativa. Il direttore generale viola Joe Barone, a margine della presentazione di Ikoné, ha fatto il punto dopo l'intervista del serbo ad un giornalista connazionale, tra l'altro mai autorizzata dal club, che aveva aperto uno spiraglio sul futuro dell'attaccante ancora in maglia viola. Il dirigente ha riepilogato la situazione: "A fine novembre c'è stato un incontro tra Commisso e l'agente di Vlahovic dove gli importi richiesti dal giocatore e dal manager erano stati quasi raddoppiati. Abbiamo dovuto purtroppo assistere ad una totale mancanza di rispetto da parte del procuratore. Successivamente mi sono incontrato privatamente con Ristic ma non ci sono stati passi in avanti in una trattativa che va avanti ormai da un anno".

LE ILLUSIONI DI MOENA -Con un passo indietro al ritiro estivo Barone ha ricordato che "a Moena tutti noi abbiamo creduto alle parole di Vlahovic, ovvero che voleva rinnovare ("firmo quando mi porteranno il contratto" aveva detto ad un tifoso che lo sollecitava agli autografi, ndr). Eravamo d'accordo sul salario del giocatore ma la situazione si è bloccata sulle commissioni per i procuratori". Il mancato rinnovo apre ad una possibilità che la Fiorentina vuole scongiurare, arrivare così a scadenza (2023). Possibilità che il procuratore ha proposto, come spiega Barone: "Una delle ipotesi che ci ha prospettato Ristic era quella di portarlo in scadenza ma questa non è certo una bella cosa per come si è comportata la Fiorentina con lui. È una situazione complicate, se l'entourage del giocatore vuole portarlo a scadenza, devono dirlo pubblicamente. Noi non vogliamo essere ostaggi di questa situazione".

MERCATO PUNTA BLOCCATO - Tra l'altro l'incertezza sul futuro di vlahovic rende difficoltoso muoversi sul mercato, per acquistare un altro attaccante: "Siamo sempre attenti, lavoriamo in tutto il mondo - afferma Barone - Ma è difficile rispondere alla domanda sull'attaccante da prendere, prima vorremmo avere chiarezza su Vlahovic. Noi siamo preparati, poi vedremo. Siamo solo all'inizio del mercato. Vlahovic dice sempre di parlare con il suo agente. Con il suo agente però siamo rimasti al 5 di ottobre, noi vogliamo chiarezza da parte del giocatore e dell'agente: quali sono le loro intenzioni a gennaio o in estate? La società certo andrà avanti lo stesso". Anche perché spiega "Abbiamo creato un gruppo, una famiglia. Abbiamo trovato la nostra identità, questa è una cosa importante. Il gruppo è composto di tanti giocatori, non solo di Dusan, che è il capocannoniere della serie A".

IL DECALOGO VIOLA SUGLI AGENTI - E un altro punto toccato dal dirigente viola in conferenza è stato proprio il rapporto con i procuratori e le reazioni al decalogo di proposte pubblicato dalla Fiorentina, partito proprio dalle pretese di Ristic e dalla possibilità di perdere a zero un giocatore cresciuto e fatto diventare un campione in casa: "Abbiamo avuto tante risposte, ci sono stati direttori sportivi in Europa che hanno preso la nostra stessa posizione. Io sono in contatto con Fifa, Uefa ed Eca e tanti agenti italiani ed internazionali mi hanno chiamato. Noi non siamo contro i procuratori, vogliamo che ci sia un regolamento ben preciso per lavorare. Gli investimenti devono avere delle regole ben precise".

IL CONTRATTO DI ITALIANO - Infine un accenno sul futuro di Italiano (c'è un opzione sul suo contratto), del quale anche Pradè ha speso parole di elogio. Ma ogni cosa a suo tempo secondo Barone,: "Sono passati solo ancora pochi mesi. Facciamo passare questo mercato. Ovviamente abbiamo un ottimo rapporto con il mister, ne parleremo a fine campionato. Non è una priorità in questo momento, ora restiamo concentrati sul campionato"