E BOMBA O NON BOMBA, NOI ARRIVEREMO A...
"Allo Juventus Stadium... malgrado voi". Vi dovevamo il finale, riadattato e reinterpretato, di un brano che ha fatto la storia. Quella stessa storia (stavolta calcistica) che spera di fare la Fiorentina di Montella. E allora, attingendo ai versi di un cantautore romano (lo sappiamo, questo non vi farà piacere ma tant'è... il titolo si prestava alla perfezione) dichiariamo l'obiettivo: bomba o non bomba, avversari o non avversari, arbitri o non arbitri, la Fiorentina arriverà a giocarsi la finale di Europa League. E magari a vincerla. Dove? A Torino, allo Juventus Stadium. Quando? Il 14 maggio 2014, 4 giorni prima di Fiorentina-Torino ultima di campionato. E a quel punto potrebbe essere il delirio oppure la catastrofe, il trionfo oppure la disperazione. Oppure ancora una via di mezzo. Comunque lo scopriremo solo... giocando.
BOMBA O NON BOMBA - Andiamo con ordine. L'urna di Nyon ci proprone gli svizzeri del Grassoppher, squadra plurititolata (27 scudetti, 19 coppe nazionali), sconfitta nel preliminare di Champions dal Lione per 1-0. Non solo: il Grassoppher, nel '56-'57, è stato l'avversario della Fiorentina di Bernardini nei quarti di Coppa dei Campioni. Il 6 febbraio 1957 finì 3-1 per i viola a Firenze (Segato e doppietta di Taccola), nel ritorno di Zurigo del 27 febbraio il risultato fu di 2-2 grazie ai gol di Julinho e Montuori. Fiorentina dunque promossa in semifinale, poi in finale, sconfitta (e derubata) dal Real Madrid di Gento e Di Stefano. Ma sopratutto il Grassoppher è il protagonista involontario di una delle più grosse beffe della storia viola. E' il 3 novembre 1998, si gioca il ritorno dei sedicesimi dell'allora coppa Uefa, con la Fiorentina di Trapattoni che già aveva vinto l'andata di Zurigo per 2-0 (Batistuta e Robbiati). Si gioca a Salerno, in campo neutro per la squalifica del Franchi rimediata il 24 aprile '97 nella semifinale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona. La sede di Salerno non si rivelerà una buona scelta, anche per i rapporti tra la tifoseria viola e quella granata rovinati dai fatti del 25 ottobre 1998 (Fiorentina-Salernitana 4-0) durante i quali fu accoltellato un tifoso campano. Salerno, quindi, non accoglie volentieri la Fiorentina e non fu difficile accorgersene. Quella sera, alla fine del primo tempo, con la Fiorentina saldamente in vantaggio e virtualmente qualificata agli ottavi (si era sul 2-1 con doppietta di Oliveira) esplode una bomba carta che ferisce il quarto uomo e stordisce una serie di giocatori svizzeri. I colpevoli sono evidentemente dei tifosi salernitani (quale interesse avrebbero avuto i supporters viola?) che hanno scelto il modo peggiore per vendicarsi dei fatti di Firenze. Il resto lo fece la cecità della commissione giudicante dell'Uefa. I signori burocrati fecero 2+2: la Fiorentina giocava "in casa", la bomba è stata fatta esplodere "in casa" della Fiorentina, la responsabilità oggettiva ricade sulla Fiorentina. Anche se i fatti andavano evidentemente in senso opposto. Il Grassoppher ebbe vinta la partita a tavolino per 3-0, qualificandosi per il turno successivo. Una beffa oltre che un peccato perchè, non crediamo di essere tacciati di partigianeria, se diciamo che quella Fiorentina aveva tutte le carte in regola per aggiudicarsi il trofeo. Era la Fiorentina di Edmundo, Batistuta, Toldo, Rui Costa, Oliveira, la Fiorentina che fino al 7 febbraio 1999 (data di quel maledetto Fiorentina-Milan nel quale si infortunò Bati-gol) era in testa alla classifica, favorita per lo scudetto. Era una Fiorentina che, lo diciamo a voce alta, avrebbe vinto a mani basse la coppa Uefa, al tempo la seconda competizione internazionale per importanza e qualità dei partecipanti. Quella coppa Uefa che fu vinta dal Parma di Malesani, e che vide un normalissimo Bologna arrivare in semifinale.
NOI ARRIVEREMO A... LO JUVENTUS STADIUM - Allo stesso modo diciamo che la Fiorentina di Montella è una delle favorite per la vittoria finale. Lo dicono gli addetti ai lavori che giudicano l'organico della Fiorentina il migliore a livello di Europa League. Cominciamo dal Grassoppher: è vero che la squadra svizzera ha già disputato tre gare di campionato, che ha perso di misura il preliminare di Champions con il Lione, che la passata stagione si è aggiudicata il 19° trofeo nazionale... Tutto vero. Allo stesso modo conosciamo il calcio svizzero, e conosciamo la forza della Fiorentina: mettiamo a confronto Gonzalo, Borja Valero, Pizarro, Aquilani, Rossi e Gomez, con Salatic, Feltscher, Gashi, Hairovic, Ben Khalifa e Volanthen... Senza offesa, di cosa stiamo parlando? E allora ripartiamo dal titolo: Bomba o non bomba, noi arriveremo allo Juventus Stadium. Insieme a voi...