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E CHE MESSAGGIO!

di Dimitri Conti

Zitto zitto, lavorando al massimo senza mai aspettarsi alcun regalo. Questo è probabilmente il motivetto, ed i sentimenti che lo accompagnano nella quotidianità, di Bryan Dabo da quando è arrivato alla Fiorentina, ormai quasi un anno fa, nella sessione invernale del 2018. Preso dal Saint-Etienne, il franco-burkinabé non ha mai avuto un posto da titolare inamovibile nell'undici tipo di Pioli, ma quando chiamato in causa ha convinto il suo allenatore. Un po' come successo anche ieri, nel ritorno alla vittoria della Viola nel derby toscano contro i cugini empolesi.

E dire che, anche a causa di un leggero infortunio pregresso del quale portava ancora le tracce, Dabo non è stato preso in considerazione neppure ieri, dato che almeno inizialmente gli è stato preferito un interprete di maggior ordine quale Norgaard, con il danese però poi costretto alla sostituzione anche perché privo del ritmo partita. Prescindendo dalla prova dell'ex Brondby, nel complesso un compitino ben fatto, è arrivato però un messaggio molto potente da parte di Dabo

La stessa potenza che lui stesso ha dimostrato quando c'è stato da recuperare il possesso della sfera e rilanciare l'azione in solitaria, prima di sfondare quasi la rete con un poderoso destro da fuori area che non ha lasciato scampo a Provedel. Un'azione che mostra tutta la voglia e la fame di un ragazzo lontano dai riflettori, e per il momento anche dal posto da titolare. Anche se, chissà, dopo ieri magari questo potrà sembrare decisamente meno distante. O quantomeno lo può autorizzare a sperare in un impiego maggiore rispetto ai 93' complessivi collezionati fin qui nei sette spezzoni di gara disputati in campionato. Il messaggio lo ha già mandato... E che messaggio! Sta a Pioli capire se accoglierlo, e come leggerlo.