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E' IL GIORNO DI DAVIDE. PIOLI OSTENTA UN OTTIMISMO CHE FA INNERVOSIRE

di Sonia Anichini

“Continuate a ricordarlo e non stancatevi di raccontarlo. Rivederlo sorridere in una foto, osservarlo correre nelle immagini, sentirlo nei vostri aneddoti non ci fa soffrire: per noi è come riabbracciarlo ogni volta” così finisce la lettera dei genitori di Davide Astori e oggi, 4 marzo, non possiamo che pensare a lui e confermare ad Anna e Renato che non ci scorderemo mai di lui, che vivrà sempre nei nostri ricordi e, ogni partita, lo acclamiamo proprio perché lo sentiamo sempre con noi. Il tempo passa e passerà, ma l’amore che ci unisce non finirà mai. Un anno fa abbiamo passato la più brutta giornata dal punto di vista emotivo della storia viola e il solo pensiero mi fa venire ancora i brividi e le lacrime agli occhi, ma tutte le volte che si pensa alla Fiorentina, da quel maledetto giorno, non possiamo che inviare un pensiero affettuoso al nostro Capitano.

Nel triste anniversario, la Viola non è riuscita ad omaggiare al meglio Davide e sono costretta a passare alle dolenti note legate alla partita di ieri contro l’Atalanta e alla figuraccia fatta perdendo 3-1. Abbiamo incontrato i bergamaschi due volte in pochi giorni e abbiamo preso 6 gol e a Bergamo potevano essere anche di più per gli errori eclatanti che i nostri avversari hanno fatto davanti a Lafont. Siamo stati ridicolizzati e questo non è tollerabile, come non è tollerabile la formazione che ha messo in campo Pioli che, contro Gasperini, ha deciso di essere “creativo” con il risultato di mettere ancora più in evidenza la disparità tecnica fra le due formazioni. Sappiamo benissimo che buona parte dei calciatori sono di un livello da decimo posto, ma regalare il centrocampo giocando a due, è stato un suicidio. Nonostante avessimo fra i titolari cinque difensori siamo riusciti ad incassare ugualmente tre gol anche per la difficoltà di arginare le ripartenze da parte di Edimilson e Veretout e il poco aiuto degli attaccanti che non rientravano.

Mercoledì il Franchi e il grande cuore dei nostri ragazzi erano riusciti a rimettere il risultato sul pareggio, come era già successo con l’Inter, ma contro la Dea non ha funzionato niente nonostante si fosse partiti col vantaggio di Muriel dopo soli due minuti. Mi preoccupano le disattenzioni alle quali sono andati incontro i nostri ragazzi sui primi due gol, aspettando chissà cosa mentre veniva battuta velocemente la punizione che ha portato al gol Ilicic o nel farsi saltare come birilli su quello di Gomez che ha fatto indisturbato 70 metri di campo. La disattenzione è anche, a mio parere, quella del Mister che incontrando per ben due volte l’Atalanta non è riuscito a venirne a capo riuscendo anzi a peggiorare le cose da mercoledì a domenica.

Non ritengo che Pioli sia il solo responsabile dell’anonimo campionato viola e la colpa sta sempre nel manico, in chi comanda la nave, ma alcune dichiarazioni dell’allenatore a fine gara mi hanno fatto innervosire. Saldamente decimi in classifica, presi a pallonate dai bergamaschi, con nove gol presi in una settimana, ci “rincuora” sottolineando che è stata la prima sconfitta del 2019. Evviva l’ottimismo! Continua poi a ribadire che dobbiamo fare 60 punti e vorrei ricordargli che mancano 12 gare e 24 punti a questo traguardo quindi deve provare a vincerne almeno 8 da qui alla fine. La vedo dura, ma arrivare in Europa tramite il campionato è un obiettivo al quale non credo e, purtroppo, comincio anche a credere poco che ci si possa arrivare con la Coppa Italia. Quanto visto ieri, non lascia scampo alla speranza.

La Signora in viola