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È L'ORA DEI FISCHI! BRUTTA SCONFITTA ANCHE IN CHIAVE C.I.

di Sonia Anichini

E i fischi sono arrivati e i cori di protesta pure, per come la vedo io anche troppo tardi! Scusate ma non se ne può più di vedere uno scempio dopo l’altro, una gara brutta dopo l’altra, parole in libertà del nostro Mister che in dei momenti, ammetto, mi fa quasi tenerezza nella sua impresa di difendere l’indifendibile, e il silenzio assordante della nostra dirigenza. Certo che è molto più facile pavoneggiarsi dopo le vittorie, purtroppo poche, ma metterci la faccia per dire che qualcosa, qualcosina, forse si può aver sbagliato, quello non rientra nel loro modus operandi.

La Fiorentina perde al Franchi col Torino ed è un evento perché sono passati oltre trenta anni dalla volta precedente e questo è un segnale per niente positivo. Dopo mezz’ora di gioco i granata avevano già fatto un gol che è stato annullato, preso una traversa e andati in vantaggio con assist di Amrabat e, viste le premesse, mi è presa l’ansia mista a rabbia come la neve che è scesa sullo stadio mista a pioggia. Fosse solo per questo verrebbe da vomitare sui nostri eroi la nostra delusione dato che ci siamo intirizziti dal freddo e loro non hanno certo contribuito a scaldarci con l’imbarazzante prestazione di ieri sera.

Parliamo tutti dell’esigenza di un centravanti per la squadra viola ma, mano mano che andiamo avanti, si palesano carenze in ogni settore del campo, in ogni reparto della rosa e non credo che riusciranno a trovare una soluzione perché la società ritiene che il gruppo sia “difficilmente migliorabile” e qui di potrebbe chiudere il discorso ovvero: ma di calcio qualcuno sa qualcosa? Dagli spalti e in tv si vede diversamente da quello che vedono loro? Di sicuro c’è una componente che ci mette su piani diversi e ci fa soffrire in modo diverso: noi abbiamo la passione, ci identifichiamo nella Fiorentina che fa parte del nostro patrimonio genetico, il viola è il colore del nostro sangue e queste sono considerazioni che non si abbinano al business.

Nella gara contro il Torino non riesco a trovare nessuno da salvare, dalla testa ai piedi, dove spicca un Amrabat irriconoscibile rispetto ai Mondiali ma riconoscibile in quello che ha giocato nella Fiorentina, nella quale, a distanza di anni nessuno riesce a trovargli il ruolo e penso che sia un caso da fare analizzare a quelli bravi. A centrocampo con Duncan non fanno certa una coppia insuperabile, come non lo sono i nostri centrali di difesa, sorvolo su Biraghi perché rischio l’accanimento terapeutico, sull’attacco composto da Saponara, Ikonè e Kouame vorrei stendere un velo pietoso come sugli innesti degli ultimi minuti con relativo arrembaggio. Mamma mia, che tristezza! Come ci hanno ridotto e lo slogan “meritiamo di più” pare di una ovvietà che capiscono ormai anche i bambini.

A fine girone di andata lo scorso anno avevamo 32 punti oggi 23…i numeri sono gli stessi ma invertiti fanno capire quanto c’è ancora da fare e da recuperare ma, scusate il pessimismo, non nutro speranze di poterci risollevare facilmente. Mi preoccupa Italiano che, oltre a parole banali e scusanti verso se stesso e i suoi ragazzi (che in parte è pure ovvio), mi pare molto meno motivato dello scorso campionato quando da bordo campo pareva volesse mordere i suoi. Se si è rassegnato è un guaio perché pare abbia tramesso questo sentimento anche ai suoi, ma da quando ha rinnovato il contratto pare ridimensionato e questo mi inquieta anche se gli hanno depotenziato la squadra.

La partita di sabato sera è preoccupante anche per il cammino in coppa Italia visto che ritroveremo Juric e i suoi fra dieci giorni e la sconfitta patita lascia perplessità sul fatto che si possa proseguire l’avventura. Sapranno il tecnico e i suoi ragazzi elaborare questa ennesima serataccia, riguardare e studiare bene l’avversario per evitare che a noi tifosi venga il fegato amaro? Me lo auguro perché la C.I. sarebbe una buona opportunità ma qui è meglio volare bassi perché le delusioni sono sempre dietro l’angolo e rischiamo di farci l'abitudine.

La Signora in viola