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E SALIRÒ, SALIRÒ, SALIRÒ...

di Redazione FV

Ci interroghiamo sempre su quale attaccante giocherà e poi ci ritroviamo con un Pasqual che fa un gol come il più bravo dei centravanti. Chissà come ci è rimasto male il suo ex compagno Frey! Avrà studiato le giocate di Jovetic, avrà rivisto il gol di domenica di Ljajic ma mai si sarebbe aspettato un tiro così bello, a scavalcare il portiere, come quello fatto dal nostro capitano. Roba da stropicciarsi gli occhi. E pensare che nel finale hanno provato anche il bis: lancio di Gonzalo e Pasqual che aggancia il pallone questa volta in fuorigioco.
Sarebbe stata l'apoteosi! Ma lo è stata lo stesso per il risultato acquisito, per un tabù caduto dopo ben trenta anni, che ci ha portato alla vittoria sul Genoa a Marassi.
I complimenti a Pasqual si sprecano anche perché sembra tornato ai vertici della condizione e della convinzione. Il suo procuratore spera che possa rientrare nel clan della Nazionale e di questo passo, forse, potrebbe essere accontentato. L'azzurro ancora non lo indossa, ma il viola è ormai la sua pelle.
Sono stati tutti molto bravi anche ieri, nessuno in una ipotetica pagella è insufficiente, resta solo da mettere in campo un po' più di cattiveria, di scaltrezza, come lo stesso Montella rivendica spesso.
Va bene che le cose sofferte sono le più belle, ma il vantaggio di un solo gol, ci costringe a stare col fiato sospeso fino al fischio finale. Facciamo tante azioni da gol ma finalizziamo poco e finisci per stare in ansia perché la beffa è sempre in agguato.
Mi viene in mente una marcatura mancata da Ljajic uguale al gol sbagliato contro la Juventus. Quella zolla proprio non gli piace!
Siamo proprio belli sia nel gioco e adesso anche nella classifica: quinti ad un punto dalla Lazio e quattro dal Napoli. Salirò, salirò, salirò...mi verrebbe da dire, cantando una famosa canzone e toccando debitamente ferro!
Domenica aspettiamo in casa il Cagliari e l'occasione è più che buona per consolidare e migliorare la nostra posizione. I complimenti che ci arrivano da tante parti, fanno molto piacere, ma speriamo di diventare stabilmente una rompiscatole, la squadra nuova che non ti aspettavi, l'allenatore giovane che inventa gioco seguito da un gruppo formidabile, quella che non sai dove può arrivare. Il dubbio non è nelle nostre capacità, ma negli oscuri disegni che spesso tarpano le ali a chi vuol volare in alto senza avere una maglia di un colore "protetto". Ma viviamo alla giornata e assaporiamo la gioia dei primi tre punti esterni.


La Signora in viola