E' SCOPPIATA LA "JO-JO" MANIA
Lo chiamano Jo-Jo. Tutti gli applausi sono per lui, anche se in campo non mancano i cori per Gilardino e affini. Ma è lui, il baby rocker coi piedi da fata, il nuovo pupillo di Firenze. Stevan Jovetic, che con quel nomignolo sà un po' di giocattolo riposto tra la polvere e le vecchie squadre di Subbuteo ed invece è il nuovo che avanza.
Fascetta nei capelli, una medusa che si agita instancabilmente ad ogni suoi movimento, Jovetic ha la faccia da ragazzino. Sguardo leggermente incavato, mento pronunciato, sorriso timido, ha il fisico già da uomo. Una croce dorata, lui che è Ortodosso convinto, non lo abbandona mai, così come le due scarpe bianche col baffo, che ai suoi piedi sembrano più dei guanti.
Prandelli lo richiama spesso. Gli insegna i movimenti, gli spiega come inserirsi, lo plasma come fa con tutta la Fiorentina. Firenze e i suoi tifosi, intanto, osservano. Lo guardano danzare sul terreno di gioco di San Piero con occhi sognanti, lo ammirano mentre palleggia con maestria, lo acclamano e non smetterebbero mai di vederlo giocare e dare spettacolo. Jo-Jo, di nome e di fatto.