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EFFETTO DOMINO IN ATTACCO: ECCO TUTTI I POSSIBILI MOVIMENTI

di Jacopo Massini

"Al momento siamo contenti degli attaccanti che abbiamo e siamo contenti dei risultati arrivati nella seconda fase, valutiamo ogni singolo giocatore poi se dobbiamo fare qualcosa lo facciamo". Così ha risposto il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ad una domanda riguardo la possibilità di vedere Boulaye Dia in Viola. Frasi di circostanza, ma neanche troppo, vista la costante fiducia data della dirigenza gigliata ai propri attaccanti. In ogni caso la situazione non appare ancora chiara.

Innanzitutto c’è da monitorare la situazione Ikonè, visto che è notizia di ieri sera di un’offerta giunta alla Fiorentina dall’Arabia Saudita, poi ci saranno da valutare le posizioni di Cabral e Jovic. Per il primo si era ipotizzato l’inserimento in qualche trattativa con Salernitana o Udinese per arrivare ad altri attaccanti (Dia o Beto) ed è notizia dell'ultim'ora di un interesse dall'Arabia Saudita (in particolare, come riporta Goal Brasile, dell'Al Hilal), per il secondo ad oggi si registra un interesse del Galatasaray, anche se Barone ha spento le voci sul suo futuro: "Non vedo perché non dovrebbe restare. E' un giocatore che abbiamo voluto e portato qui, ha fatto un ottimo campionato, siamo super contenti di averlo nella Fiorentina e per il momento non abbiamo niente poi andremo a valutare tutte le singole situazioni che arrivano".

Come già noto tutto ruota attorno alle uscite, che sulla carta dovrebbero essere quelle di Igor e Amrabat, ma a questo punto non è da escludere che l’effetto domino non parta proprio dagli attaccanti. E i nomi sul tavolo in entrata? Su Beto vi abbiamo raccontato di come per la Fiorentina sia un’operazione pressoché impossibile, mentre Dia resta in cima alla lista dei desideri di Italiano. Nzola può essere un’occasione, mentre Zapata è alquanto defilato. Sugli esterni il preferito è sempre Berardi ma anche se dovesse essere ceduto Ikonè, le richieste del Sassuolo restano comunque molto alte. Sullo sfondo ci sono sempre Ngonge e Orsolini.