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EFFETTO-VIO IN CALO

di Iacopo Barlotti

Lo scorso anno uno dei punti di forza della nuova Fiorentina di Montella furono gli schemi da calcio piazzato. Una trentina di gol, circa il 40% del totale stagionale, arrivò sugli sviluppi di punizioni, corner, o rigori. Per qualche tempo, addirittura, si diceva che per i gigliati battere un calcio d'angolo fosse quasi come un tiro dagli undici metri, tanta era la pericolosità degli schemi studiati da Gianni Vio, lo stratega voluto in staff da Montella.

Anche quest'anno, fin dal ritiro di Moena e poi negli allenamenti settimanali, lo staff viola ha dedicato e dedica ampio spazio al lavoro sui calci piazzati. I risultati non mancano, ma in proporzioni ben minori. Dei 36 gol fatti in stagione (campionato+Europa League), 11 sono su calcio piazzato (circa il 30%): ma nel dettaglio, scopriamo che un peso assai rilevante è determinato dai calci di rigore: perché ben 6 reti sono arrivate dal dischetto, e solo 5 sugli sviluppi di punizioni o corner.

Nel campionato di serie A la Fiorentina è comunque in testa alla classifica delle reti realizzate su calcio da fermo, con 9 gol (38%), assieme al Verona. I viola sono anche la squadra che ha ricevuto più rigori a favore (5, come il Torino, che però ne ha sbagliato 1) mentre hanno segnato 1 sola volta su punizione (Vargas a S.Siro col Milan) e mai finora su uno schema derivante da calcio di punizione. Sui calci d'angolo, invece, la Fiorentina è andata finora a segno 3 volte (meglio hanno fatto Inter e Verona), più un'altra se aggiungiamo l'Europa League.

Effetto-Vio in calo? Forse. Ma la spiegazione è ben presto trovata: perché i viola hanno sviluppato quest'anno un gioco diverso, a tratti meno spettacolare ma decisamente più concreto rispetto all'anno scorso. Quando la Fiorentina svettava nella classifica dei corner battuti, mentre adesso si trova quasi in fondo alla graduatoria. Rossi, d'altra parte, è assai più micidiale di Jovetic, mentre Cuadrado trova il gol con più continuità. Il tutto in attesa del ritorno di un certo Gomez.