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ENTUSIASMO, RIENTRI E BATOSTE: LE ARMI DI CESARE COL MILAN

di Andrea Giannattasio

La fiducia ritrovata a Benevento, i rientri di alcuni acciaccati ma anche (e soprattutto) le difficoltà degli avversari. Saranno queste le armi che dovrà utilizzare la Fiorentina domenica pomeriggio, quando al Franchi arriverà un Milan con le ossa rotte per le tante assenze (ha recuperato Ibra, è vero, ma ancora non è al meglio) e per la cocente eliminazione in Europa League arrivata ieri sera a San Siro per mano dello United, che si è imposto 1-0 con gol di Pogba. Un epilogo triste per la squadra del grande ex Stefano Pioli, che dopo la prova orgogliosa dell’Old Trafford sembrava avere in pugno il suo destino e invece è stato punito anche oltre i suoi demeriti (le assenze erano davvero tante) al termine di una gara dove - preso il gol - la sua formazione è completamente sparita dal campo. 

Anche sulla botta psicologica rimediata dai rossoneri, che ora dovranno pensare solo a blindare la qualificazione Champions, dovrà giocare la Fiorentina che invece avrà dalla sua l’entusiasmo post successo a Benevento (ben altro palcoscenico quello della lotta salvezza rispetto all’Europa, è tristemente evidente, ma questo ci impone l’attualità) e anche le buone notizie arrivate dal centro sportivo nella giornata di ieri: da questa mattina sia Amrabat che Biraghi potranno considerarsi recuperati, pertanto - eccezion fatta per i lungodegenti Igor e Kokorin - tutta la rosa sarà a disposizione, soprattutto Castrovilli che è pronto a tornare titolare. Avrà invece ancora tante assenze il Milan, che al Franchi dovrà fare a meno di Rebic, Leao, Calabria e capitan Romagnoli. Un’occasione importante da sfruttare per Pezzella e compagni, ancora a secco di punti in casa contro le big.