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ERA MEGLIO GIOCARE..

di Tommaso Loreto

Il fastidio di un altro rinvio, per mille motivi. Il Pescara che avrà modo di prepararsi ulteriormente, la squadra di Sousa che dovrà rimandare alla Coppa Italia (e poi alla Juve) la ripresa della propria corsa, l'attesa per la decisione sulla data del recupero. Svariati aspetti che, come con Genoa e Crotone, rischiano di condizionare una gara che la Fiorentina non può sbagliare. 

Ma anche il fastidio di non poter pensare soltanto al campo per almeno 90 minuti. Perchè oggi Kalinic con grande probabilità sarebbe sceso in campo, e perchè con i temi in arrivo dalla prima sfida di campionato del 2017, il futuro cinese del croato sarebbe stato meno chiacchierato. Invece, anche per oggi, la decisione finale dell'attaccante resterà al centro delle vicende di casa viola. Dove, per inciso, ieri ADV, Corvino e Antognoni si sono confrontati a lungo. 

Non che oggi possano essere attese ulteriori novità (Kalinic deve ancora sciogliere i dubbi a fronte del rilancio cinese sull'ingaggio da 12 milioni, mentre la Fiorentina non può semplicemente permettersi di perdere l'occasione di una cessione a 45 milioni di euro) ma certamente il fatto che a Pescara non si giochi è un altro aspetto negativo. Tanto più se, ufficialmente, dal Campo di Marte continuano a far sapere che nessuno ha recapitato offerte reali. 

Una domenica di attesa, perciò, ma con la testa rivolta a un affare che sembra avvicinarsi giorno dopo giorno. Perchè troppo conveniente per le parti in causa (società e giocatore) e perchè gli stessi tempi non possono essere troppo allungati visto il bisogno dei viola di progettare il futuro senza Kalinic. Anche a questo, perciò, Corvino dovrà pensare in questa domenica senza il campionato solo per Pescara e Fiorentina, esattamente come farà Kalinic con la sua scelta.