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ESCLUSIONE ECCELLENTE

di Andrea Giannattasio

Francamente, la scelta di Sousa a Marassi ha sorpreso un po’ tutti. Perché tra le tante modifiche di formazione che si si potevano attendere nell’undici che ha affrontato (se pur per 28’ scarsi) il Genoa, tutto si potevano attendere i tifosi viola fuorché, forse, la seconda esclusione consecutiva di Federico Bernardeschi dai titolari. Una decisione che, causa uragano, nessuno potrà mai sapere se a lungo andare avrebbe finito per pagare o meno (se pur lo spezzone di partita dello spagnolo al Ferraris non entrerà certo negli almanacchi viola), ma che evidentemente fa intendere in modo chiaro che al momento il numero 10 della Fiorentina parte in secondo piano rispetto all’ex canterano.

Del resto, se quella attuale era stata inquadrata come la stagione dove il talento di Carrara avrebbe potuto fare il definitivo salto di qualità, al momento la strada appare quanto meno in salita. Vuoi per una forma fisica che ancora non permette a Bernardeschi di essere al 100% (il giocatore in estate è tornato a lavorare con la squadra solo nel ritiro austriaco di inizio agosto, dopo l’avventura all’Europeo), vuoi per una mera questione di ruolo, visto che la posizione di esterno destro, man mano che passa il tempo, appare andare sempre meno a genio al numero 10, che non ha mai nascosto di voler giocare più vicino alla porta di poter andare alla conclusione più spesso. 

Giovedì però è alle porte ed il debutto in Europa League della Fiorentina potrebbe dare nuova linfa alle batterie di Bernardeschi, che dopo i 121' raccolti nelle prime due uscite in campionato (con la Juve è partito titolare, col Chievo invece ha giocato appena mezz'ora nel secondo tempo) si candida ad una maglia da titolare contro il Paok. In quale ruolo? Il quesito resta sempre aperto…