ESEMPIO DA SEGUIRE E IMITARE
Una situazione molto difficile. Probabilmente una delle peggiori da quando Vincenzo Montella siede sulla panchina della Fiorentina. I 5 punti in classifica, frutto di una vittoria, due pareggi e una sconfitta, non sono certo un dramma, specie se si pensa che il terzo posto è distante soltanto 4 punti, ma la poca prolificità della formazione dell'Aeroplaniono ha fatto accendere il campanello d'allarme in casa viola, a poche ore dalla trasferta di Torino contro i granata, campo sul quale la Fiorentina, lo scorso anno, terminò la gara sullo 0-0.
Un anno fa però, tutto era diverso. La squadra gigliata volava sulle ali di Giuseppe Rossi, sulle geometrie di David Pizarro e sul dinamismo di Borja Valero, con un unico neo, quello rappresentato dalla fase difensiva e, più in particolare, da Norberto Murara Neto. Il portiere brasiliano era il tallone d'Achille della squadra di Montella, le critiche, molto spesso, erano rivolte principalmente a lui, ma nel giro di pochi mesi lo stesso numero 1 viola riuscì a togliersi l'etichetta di anello debole, conquistandosi la fiducia di tutti, soprattutto dei tifosi.
Ecco, in questo momento difficile, la Fiorentina dovrà prendere esempio dalla caparbietà mostrata lo scorso anno da Neto. Soltanto attraverso il lavoro e il sacrificio, infatti, i viola potranno tornare a divertirsi in campo e a far divertire il pubblico di fede gigliata. Contro il Torino servirà soprattutto il carattere e la voglia di tornare a sudare. Tutti insieme, con un unico obiettivo. Tornare a vincere e convincere, passando dalle critiche agli applausi, proprio come accaduto con Neto dopo gli errori all'inizio della passata stagione.