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ESORCIZZARE L'INCUBO

di Tommaso Loreto

Quella di domenica sarà l'ultima occasione. Per ritrovare un po' di sorriso dopo settimane di polemiche e veleni, ma non solo. Anche per difendere il quinto posto da un'eventuale rimonta del Milan, o forse solo per tornare a considerare qualche aspetto positivo di questa stagione. E poi, fondamentalemente, per reagire dinanzi a un momento peggiorato partita dopo partita. 

Perchè se è vero che la gara contro la Juventus non potrà mai essere una partita come le altre, è altrettanto vero che nella memoria dei tifosi sono due le sfide ai biaconeri entrate di diritto nella storia. La prima per moviti molto poco piacevoli, la seconda per il miracolo firmato da Giuseppe Rossi nell'ottobre del 2013. Ed è sostanzialmente in merito alla bruciante sconfitta del marzo 2012 che, invece, domenica la Fiorentina dovrà fare di tutto per esorcizzare quel bruttissimo ricordo. 

Quel Fiorentina-Juventus finì in modo tragico, con una pesante manita bianconera (gol di Vucinic, Vidal, Marchisio, Pirlo e Padoin) e con l'addio a Pantaleo Corvino prima che, qualche settimana più tardi, se ne andasse anche il tecnico Delio Rossi. Una notte da incubo, con i bianconeri padroni del campo e i viola spaesati, traditi dall'espulsione di Cerci nei primi dieci minuti e soprattutto subissati dai fischi. 

Un altro tonfo di quelle proporzioni sarebbe devastante, ma già una sconfitta oggi come oggi sarebbe sufficiente a rendere l'ambiente ancora più infuocato di quanto non lo sia già oggi. Anche per questo, al di là della rivalità con i bianconeri e del valore che da sempre riveste questa partita a Firenze, domenica i viola dovranno dare tutto e dimostrare che la stagione non è finita con tre mesi di anticipo. Perchè un ulteriore crollo, tanto più al cospetto di una Juve a un passo dal quinto scudetto consecutivo, significherebbe risvegliarsi e ritrovarsi di colpo allo stesso punto di partenza di quattro anni fa.