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ESPERIENZA O GIOVENTÙ?

di Marco Sarti

Esperienza o Gioventù? La Fiorentina, sul mercato, ha sempre scelto la seconda. Da quando c'è Corvino. In fondo, da quando ci sono i Della Valle. Meglio una gallina domani che un uovo oggi. Programmazione, crescita dei giovani e magari qualche campione nasceva in casa, si è sempre pensato. Queste erano le linee guida, questa la politica della Fiorentina.

Oggi l'impostazione societaria si potrebbe almeno parzialmente invertire. E proprio partendo dai ruoli per antonomasia del calcio: quello del bomber, dell'attaccante principe, e quello del centrocampista centrale metronomo della squadra. Niente giovani (anche se alcuni, come Destro, darebbero già ampie garanzie), niente scommesse. Adesso alla Fiorentina sembra che servano certezze, o quantomeno giocatori che hanno dimostrato già che in Serie A sanno stare. Per questo escono i nomi dei vari Iaquinta, Amauri o Palombo, giocatori già rodati. E alcuni potrebbero pure obiettare: fin troppo.

E, difatti, è proprio questo il rovescio della medaglia. Se è vero che un giovane rappresenta una sfida che la Fiorentina in questo momento non si può permettere, è anche vero che uno Iaquinta o un Amauri devono trovare stimoli che non hanno da tempo per poter determinare qualcosa in viola. Quale la soluzione migliore? Esperienza o Gioventù? Giocatori alla Amauri. alla Iaquinta, alla Palombo, ultratrentenni che o da almeno un anno non trovano spazio nella Juve o che stentano in Serie B, o calciatori alla Destro o alla Gabbiadini, magari ancora acerbi ma affamati e potenziali campioni? Starà a Corvino e alla società decidere. E senza poter sbagliare. Ne va del futuro della Fiorentina.