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ESPERTO O RAMPANTE?

di Tommaso Loreto

Sottotraccia, in silenzio e soprattutto in attesa delle risposte definitive in arrivo da Bergamo. Il futuro viola resta in stand-by, appeso alle residue speranze di un’impresa contro l’Atalanta che spalanchi le porte della finale di Coppa Italia. Un vero e proprio bivio per molti, sia per le conseguenze sul mercato che per gli scenari legati a un eventuale terzo anno senza Europa.

Tra le poche indicazioni che al momento circolano intorno al domani viola c’è tuttavia anche quella riguardante un cambio sulla panchina che appare scontato, un concetto che sembra andare oltre il risultato che maturerà il 25 aprile. Un casting che la Fiorentina ha smentito con forza circa un paio di settimane fa, ma che evidentemente procede lontano da occhi indiscreti con più nomi in ballo. 

Non c’è soltanto Eusebio Di Francesco, tanto per intendersi, visto che non sembra esclusa a priori l’idea di un rinnovamento che passi pure dalla panchina oltre che dal campo. L’ultima idea in ordine cronologico porta direttamente a Lecce dove Fabio Liverani prosegue nel suo percorso di crescita, per quella che sarebbe più una scelta di coraggio che non un’opzione conservativa. 

Un giovane che la Serie A di fatto l’ha conosciuta soltanto per poche settimane a Genova sponda rossoblu, ma che nel suo mestiere di allenatore potrebbe mettere tutta quella che era la sua visione di gioco. Una sorta di ritorno al passato quando la Fiorentina si affidò a un Paulo Sousa alla ribalta per i risultati del Basilea. Uno dei tanti bivi da affrontare per capire il futuro è anche quello legato alla scelta del nuovo allenatore: esperto o rampante?