"ESSERCI ARRIVATI" PARE NON SMUOVERE VOGLIA DI GRANDEZZA
Non si è ancora smaltita la delusione della finale persa di Conference League che già cominciano i mugugni per quello che sarà il futuro viola. Le parole del Presidente Commisso non mi hanno rincuorato perché ho letto per l’ennesima volta di bilanci, di ricavi, di Viola Park, di giornalisti, di complimenti (più che giusti e meritati) alla squadra e al Mister ma poco di quel che sarà o almeno ci possiamo arrivare per deduzione. Confidavo che l’avere calcato palcoscenici europei, anche se non quelli dell’eccellenza calcistica, avesse smosso voglie di grandezza e volontà di alzare la famosa asticella ma non ho intravisto una progettualità volta al raggiungimento di obiettivi importanti, volta a risollevare la Viola dal 72° posto dell’attuale ranking Uefa.
Conto di sbagliarmi alla grande, che la proprietà stia facendo pretattica nei confronti del mercato che ancora non è aperto, che arriveranno calciatori consoni al gioco di Italiano per far sì che il tecnico possa mettere in campo le sue idee con uomini dotati di tecnica e anche carattere, dote che manca alla Fiorentina. Proprio la conferma del tecnico la ritengo una garanzia perché Vincenzo mi pare molto ambizioso ed essere rimasto a Firenze, oltre ad avere un contratto in essere, mi fa sperare che abbia avuto rassicurazioni sul gruppo che andrà ad allenare.
Sarei curiosa di sapere cosa ne pensa il Mister dei paragoni che sono stati fatti fra l’attacco della Juve (Vkahovic-Chiesa) e i nostri Cabral-Jovic, cosa pensa della soddisfazione che prova il nostro Presidente per il loro apporto alla Fiorentina, e se spera in cuor suo di vedere arrivare un centravanti da doppia cifra, come da tempo manca alla nostra squadra, che potrebbe aiutarci a raggiungere qualche traguardo per ora solo sfiorato. I ragazzi e il Mister sono stati bravi ma non può bastare “perdere una finale significa esserci arrivati”, come sostiene il nostro Patron, perché meritiamo tutti un po’ di più e il di più deve arrivare dalla società perché credo che il gruppo viola, spremuto fino alla fine, più di questo non possa dare.
Si sente parlare della partenza di Amrabat e Igor, dei rientri di alcuni calciatori fra cui Benassi e Kokorin (mi auguro che a nessuno venga in mente di annoverarlo fra gli attaccanti da mettere in rosa) e ci sarà tutto il tempo per vedere quali pedine si muoveranno in uscita o in entrata. Andrà in onda, fino alla fine di agosto, il ritornello “chi si compra?” che è diventato un mantra ma dimostra l’attenzione che la gente viola ha verso la propria squadra e mi auguro che si possa però uscire dalla banalità, da quel buonismo che prevede uno “stiamo a vedere che arriva” abbinato in seguito a un “diamogli tempo” che troppo spesso abbiamo abbinato a calciatori che non hanno reso come sperato.
Ribadisco che, come tifosa, non posso emozionarmi per i bilanci, l’indice di liquidità, la finanza perché non ci capisco nulla e non mi compete, e vorrei solo vedere una crescita programmata e razionale della Fiorentina (non chiedo la luna, ma un deciso passo avanti) nella quale la nostra proprietà ha speso anche molti soldi, nessuno lo dubita, ma forse non in modo appropriato.
La Signora in viola