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ESTATE 2015: DAI COLPI IN ENTRATA A QUELLI... SFUMATI

di Tommaso Bonan

E' stata, anzi, è l'estate della rivoluzione viola. Dal cambio di guida tecnica, fino all'ingente lavoro sul mercato cui sono stati chiamati gli uomini mercato della Fiorentina. E non è finita qui, chiaramente. Perché le trattative, oggi come non mai, stanno per entrare nel vivo, per vedere poi la loro sublimazione soltanto nelle ultime (ultimissime) ore di calciomercato. Come storicamente vuole l'usanza in Italia. Un tourbillon al quale si iscriverà anche la squadra di Paulo Sousa, ancora alle prese con gli ultimi innesti per completare la rosa.

Fino a questo momento, ad ogni modo, non ci siamo di certo annoiati. A partire dal caso Montella, l'estate a Firenze (e a Moena) è stata quantomai movimentata, con arrivi, partenze ed indiscrezioni di ogni genere. Dai grandi rifiuti, agli acquisti di spessore, fino alle cessioni eccellenti. Il tifo gigliato si è dovuto dividere fra gioie e dolori (come spesso capita, del resto), ingoiando anche qualche boccone amaro di troppo.

A fronte degli arrivi per difesa, centrocampo e attacco (quello di Kalinic l'ultimo in ordine cronologico), infatti, questa sessione di mercato sarà ricordata anche per i nomi (in entrata) sfumati nel nulla. Due, i casi più eclatanti, seppur con sfaccettature assai differenti. In ordine cronologico, il caso-Salah è ancora lì, latente, a scandire i tempi di una trattativa che forse peggio non poteva finire. Fatto sta che, nonostante le premesse di marzo e aprile, l'egiziano corre (e segna) già da una settimana con la maglia giallorossa. Ed in più, al momento nulla è arrivato da Londra, sponda Chelsea. Né comunicazioni dai Blues, né indennizzi economici, né tanto meno parziali risarcimenti sotto forma di contropartite tecniche (ad esempio, Romeu – uno dei nomi fatti – è finito al Southampton). Tutto tace, in attesa di avere altri aggiornamenti (se ce ne saranno).

Altro giro, altra corsa, ed ecco spuntare Sergei Milinkovic-Savic. Un nome che ha riempito la bocca di tutti, a più riprese, su più livelli. Dal tifoso ai dirigenti viola. Che, per inciso, si sono esposti talmente tanto da far arrivare il giocatore direttamente in sede, a Firenze. Quello che è successo dopo, ormai, è storia conosciuta. Le motivazioni del giocatore, qualunque siano state, hanno fatto propendere per l'annullamento totale della trattativa, quando ormai il centrocampista si trovava (geograficamente parlando) a pochi metri dai Campini. Se la Fiorentina si è fatta sfuggire un potenziale campione, lo scopriremo solo negli anni (e comunque già sarà possibile osservarlo da posizione favorevole, vista l'immediata firma con la Lazio poche ore dopo la partenza da Firenze), ma resta il fatto che questo resta uno dei casi più controversi della storia viola e non solo (leggere alla voce Berbatov). Non resta che augurarsi, in attesa della chiusura del mercato estivo (il 31 agosto alle 23), che la Fiorentina riesca a chiudere tutti i colpi in programma. Senza perdersi più nessuno per strada.