EX MUSI LUNGHI, I PRECEDENTI E IL RAMADAN: NUOVA CHANCE PER AMRABAT
Una nuova occasione. A Napoli Sofyan Amrabat tornerà a vestire la maglia da titolare, in un centrocampo orfano di Bonaventura e Torreira. Non sarà la prima volta ma al Maradona la situazione ambientale e di valori tecnici sarà sicuramente ben più calda ed alta che al Picco, dove i due viola erano contemporaneamente assenti per squalifica. Amrabat fece bene in cabina di regia tranne per l'errore che costò il gol avversario poi rimediato segnando all'ultimo tuffo.
Un segnale mandato ad Italiano che certo apprezzò perché sbagliare si può, rimediare non è da tutti e il marocchino riuscì invece a farlo. Un'altra chance Amrabat l'ha avuta con il Sassuolo sempre insieme a Maleh e Castrovilli, con Torreira e Bonaventura che entrarono in corsa nella ripresa. In quel caso il marocchino fece il compitino ma non brillò, meglio in fase di interdizione che di costruzione.
Anche perché uno dei "difetti" di Amrabat notato dallo stesso tecnico è il muso lungo quando non gioca, soprattutto quando c'era anche la concorrenza di Pulgar spesso preferito, perciò pretendere la chance da un allenatore implica anche saper poi approfittarne in termini di prestazione. Contro il Napoli, dicevamo, le difficoltà saranno maggiori e probabilmente ad affiancare il regista sarà, oltre a Castrovilli, Duncan che fisicamente offre una copertura maggiore ed è più spalla all'occorrenza rispetto al più tecnico Maleh, finora però partito sempre accanto al compagno di Nazionale. Vedremo quali saranno in questa occasione le scelte di Italiano.
Un'altra difficoltà per Amrabat sarà rappresentato dal Ramadan anche se la scorsa stagione non ci furono grandi contraccolpi sul rendimento. "Non è facile conciliare con le partite perché non bevo e non mangio ma mi sento bene. Anche durante la partita avevo le energie anche se alla fine ero molto stanco" disse in una intervista di fine aprile dello scorso anno sul Ramadan.