FANTASIA AL POTERE
Sinisa Mihajlovic non si arrende. Per il futuro però c'è tempo, perché oggi è un grande giorno a Firenze. La partita delle partite, alla faccia del pensare in grande e dell'esser ambiziosi. In fondo è una città orgogliosamente provinciale, in queste piccole cose. Sfide e disfide che arrivano da tempi lontani, perché perdere e disperdere le tradizioni non è certo tra gli usi e costumi dei fiorentini. Sicchè quella con la Juventus è giornata buona per togliere le pile all'orologio, fermare il tempo e non pensare al domani della panchina di Mihajlovic, a che ne sarà di Montolivo, ai rinnovi, alle scadenze, agli acquisti, alle cessioni, alle Cittadelle ed alle cittadine. C'è la Juventus. Punto.
Da questo punto può nascere un nuovo capitolo così come sfiorire il petalo in bilico che c'è oggi. Per aggrapparsi con le unghie e con i denti al presente, Sinisa Mihajlovic punta sulla fantasia e sul brio. Punta su Jovetic, perché Barzagli e Bonucci sono da prendere sulla rapidità, sul brio, sull'inventiva. Per questo sul potente ma talvolta distratto Chiellini sono puntati i fari, i riccioli ed i dribbling di Cerci. Per questo, senza Montolivo, c'è Lazzari in mezzo al campo. Per una fantasia al potere, almeno quella che c'è a disposizione, contro la Juventus con la difesa operaia, sicuramente perforabile.
E che serva l'impresa è inutile dirlo, ma il genio fiorentino, oppure di Valmontone o montenegrino che si voglia, può essere arma buona per metterla a segno. Poi ci sarà tempo per il domani, per i pensieri e per le congetture. Però sulle rive dell'Arno il tempo si ferma, perché c'è la Juventus. Mercoledì, sarà un altro giorno.