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FASCIA UNIVERSALE

di Niccolò Santi

Quanto pesa quella fascia. Poi c'è chi, come German Pezzella, non ne è neppure l'ereditario "ufficiale". Ma non sembra che questo costituisca un problema per l'argentino, tanto che nella gloriosa impresa di Roma è figurato tra i migliori in campo. Pioli, d'altra parte, non ha (quasi) mai avuto dubbi sul suo conto: ad ora sono 2485 i minuti collezionati in Serie A dal difensore gigliato. Solo tre assenze in stagione, di cui una per infortunio e una per squalifica.

Anche se, in questo momento, pare che a nessuno importino le gesta dei singoli, bensì è l'insieme dei protagonisti della favola viola a destare interesse. Così si è infatti espresso Pezzella, al termine della partita di sabato contro la Roma: "Io sono qui per aiutare. Porto la fascia al posto di Milan (Badelj, ndr), però - ha affermato l'ex Betis - noi dopo la scomparsa di Davide non abbiamo bisogno di qualcuno che lo sostituisca: solo di essere squadra e stare sullo stesso piano".

Nessuno prevale sull'altro, c'è coesione, c'è certezza della costante solidarietà dei compagni, c'è voglia di stare insieme. Quasi come se, arrivati a questo punto, la fascia non fosse ormai più il distintivo del capogruppo, ma un simbolo da conservare con gelosia. "Come nasce questa nuova Fiorentina? Per Davide": lo ha detto, sicuro, il Cholito Simeone dopo la gara dell'Olimpico. Hanno tutti le idee chiare in questa squadra, come mai prima.