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FEBBRAIO BIANCO

di Andrea Giannattasio

Ci rimane davvero difficile fare ogni congettura di formazione o di altri aspetti in vista della trasferta della Fiorentina in quel di Bologna. La spada di Damocle della neve - oggi caduta abbondantemente sulla città emiliana ed attesa anche nella giornata di domani - resta un'incognita davvero pesante che al momento fa propendere più per il rinvio della partita che per la sua normale disputa. Continua dunque imperterrita la maledizione del Dall'Ara per i viola, uno stadio che già nel recente passato ha già assistito al rinvio un paio di partite tra felsinei e gigliati (una prima, quella della passata stagione, era infatti in calendario per 1° febbraio 2012, salvo poi essere rinviata al 21 dello stesso mese per neve, mentre la seconda in programma sempre, guarda caso, domenica 1° febbraio, stavolta del 2009 - quando sulla panchina viola sedeva ancora Cesare Prandelli - fu rinviata sempre per impraticabilità dell'impianto per i troppi fiocchi caduti a lunedì 2 febbraio).

Un mese, quello di febbraio, che quindi non porta affatto bene per i colori viola, che salvo clamorose impennate di temperature e di miglioramenti meteorologici degni dell'Apocalisse dovranno assistere impotenti all'ennesimo rinvio della partita a Bologna, il terzo negli ultimi cinque anni. Numeri da record, che non possono non aprire una doverosa rifelessione sia sulla gestione dei calendari di Serie A (da un paio di anni a questa parte compilati totalmente senza raziocinio) che sull'obsoleta qualità degli impianti sportivi in Italia, un Paese dove negli ultimi anni sono emersi come funghi i problemi relativi agli stadi, a cominciare dalla questione tornelli-tessera del tifoso per finire con quella della gestione delle partite in condizioni meteorologiche avverse.