FEBBRE ALLE STELLE
Una volta la febbre era quella del sabato sera. Adesso però, almeno a Firenze, è una febbre che dura da più di un mese e mezzo. Mario Gomez è viola, ma il suo arrivo a Firenze potrebbe slittare ancora. I tifosi non stanno più nella pelle, tant'è che già a partire da oggi alcuni sostenitori gigliati hanno iniziato ad assiepare l'aeroporto di Peretola nella speranza di poter vedere per primi il neo bomber dal vivo. Niente da fare però, il giocatore è ancora in Germania e molto difficilmente arriverà nel capoluogo toscano nella giornata di oggi.
Anche il giorno della sua presentazione alla stampa potrebbe slittare, addirittura a lunedì prossimo (LEGGI QUI L'INDISCREZIONE DI FV), ovvero il giorno prima della partenza dell'intero gruppo agli ordini di Vincenzo Montella per Moena. La firma sul contratto che lo legherà alla Fiorentina per i prossimi quattro anni non è ancora arrivata, colpa di un problemino burocratico che, per la cronaca, non mette assolutamente in discussione la conclusione dell'affare. Firenze però attende con ansia di abbracciare l'uomo che dopo anni sta facendo tornare a sognare l'intera piazza.
Sale la febbre. La febbre per l'attesa di un annuncio ufficiale da parte della Fiorentina. La febbre per il suo arrivo a Firenze, città che già lo ama per il semplice fatto di aver rinunciato ad un'offerta anche più interessante, dal punto di vista economico, per non tradire la parola data alla società gigliata. L'attesa continua, ma tutto potrebbe concretizzarsi solo lunedì prossimo. Il Franchi è già pronto a spalancare le porte al numero 33 viola, i tifosi aspettano soltanto la data e l'ora della presentazione per poter invadere lo stadio e per iniziare a sognare, perché come ha detto Vincenzo Montella ieri, il popolo fiorentino è autorizzato a farlo.