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FEBBRE CHE VA, FEBBRE CHE VIENE

di Paolo Bocchi

La Fiorentina continua la preparazione per la sfida di domenica contro la Lazio di Edy Reja. Una settimana, quella in corso, caratterizzata soprattutto dalle assurde minacce nei confronti di Riccardo Montolivo, ma anche, in positivo, dalle novità riguardanti il progetto del nuovo stadio, che piano piano sembra prendere forma. Ma questa è stata anche la settimana della febbre, che ha colpito prima Cerci e poi Munari. Il pericolo, soprattutto per quanto riguarda l'esterno di Valmontone, sembra ormai scongiurato, tanto da permettergli già ieri pomeriggio di allenarsi con i compagni. In gruppo è finalmente rientrato anche Lazzari, costretto sempre a causa di un attacco febbrile a saltare le sfide con Parma e Napoli.

Per una febbre che va, una febbre che viene. O almeno speriamo che arrivi: quella per la partita di domenica. Una partita tanto difficile quanto importante, per provare a dare continuità al buon inizio di stagione della Fiorentina. Una gara in cui i ragazzi di Sinisa Mihajlovic avranno bisogno del calore del pubblico, già molto più vicino alla squadra rispetto al recente passato ma ancora non molto presente a livello numerico. E la partita con la Lazio, con la rivalità che contraddistingue le due tifoserie, potrebbe essere un'ottima occasione per tornare finalmente a superare le trentamila presenze al Franchi. Una cifra che in passato si raggiungeva anche contro le piccole, ma che ultimamente non si registra nemmeno contro squadre di ottimo livello. Il pubblico del Franchi può essere un valore aggiunto per questa Fiorentina, e allora che la febbre salga.