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FEDELISSIMI E DIMENTICATI: IL TESTA-CODA DEI VIOLA IN CAMPO

di Andrea Giannattasio

Un vecchio adagio, nel calcio come nella vita, recita che un giorno gli ultimi diventeranno i primi. Un discorso che, sotto l’aspetto etico e morale, non fa una piega ma che difficilmente potrà essere applicato a quei giocatori della rosa della Fiorentina che nell’ultima stagione sono stati i meno utilizzati e che quindi occupano gli ultimi posti della graduatoria legata al minutaggio. Se infatti, nei primissimi posti, ci sono appena tre stakanovisti con un impiego superiore ai 3.000’ tra campionato e Coppa Italia (Biraghi è in testa con 3.645’, seguito da Milenkovic a 3.328’ e Terracciano con 3.205’) negli ultimi - eccezion fatta per i baby che hanno esordito tra i grandi (Bianco e Distefano), il terzo portiere Rosati e i giocatori impiegati in modalità mordi e fuggi prima della cessione (Pezzella) - c’è un altro tris per il quale la Fiorentina dovrà presto valutare il da farsi: Kokorin (ultimo con 125’ in 7 presenze), Benassi (penultimo con appena 234’ ma ceduto all’Empoli a gennaio) e Nastasic (306’ con sole 6 presenze, meno di chiunque altro in rosa).

I fedelissimi
Parlando delle posizioni di vertice di questa speciale classifica, non sorprende che in testa ci siano quelli che - a conti fatti - sono stati i fedelissimi di Vincenzo Italiano: il terzino sinistro, insignito della fascia da capitano la scorsa estate, è stato uno dei più continui e prolifici (tolto Vlahovic, è stato il terzo giocatore a segnare di più) anche se ha avuto il non trascurabile vantaggio di giocare senza la pressione di una riserva di livello: Terzic non ha mai convinto più di tanto lo staff tecnico ed è destinato a salutare nei prossimi mesi. Poco da dire anche su Milenkovic e Terracciano: il serbo è stata una colonna portante della difesa viola, al punto tale che la società è al lavoro per prolungare il contratto fino al 2024 mentre il portiere - complice l’anno no di Dragowski - è stato più volte decisivo incappando in un pomeriggio horror solo a San Siro contro il Milan, quando ha regalato la vittoria ai rossoneri con un duplice errore.

Gli ultimi
Poco da dire su Kokorin, Benassi e Nastasic. Oltre a tre ingaggi onerosi che pesano sulle casse viola per quasi 9 milioni di euro lordi (anche se quello del centrocampista è stato pagato per metà dall’Empoli visto che si è trasferito a gennaio in provincia), il loro apporto in stagione è stato pressoché nullo ed è chiaro che la Fiorentina dovrà fare una profonda riflessione su tutti loro. Ma se per Benassi non è esclusa una seconda chance in viola (del resto è stata la società a volergli rinnovare il contratto fino al 2024 solo un anno fa), il destino di Kokorin e Nastasic pare segnato: il russo è stata forse la delusione più cocente dell’era Commisso ma al momento non sembrano esserci offerte sul suo conto (e l’agente dell’ex Zenit ha fatto di recente capire che gradirebbe restare a Firenze: come dargli torto…) mentre per ciò che riguarda il serbo andrà prima di tutto valutata l’integrità fisica, dopo un anno passato quasi più tra infermeria e panchina che in campo.