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FEMMINILE: 2025 DA HORROR! SUPERCOPPA PERDUTA E CHAMPIONS LONTANA. IL MERCATO NON INCIDE

di Stefano Berardo

Il nuovo anno è iniziato purtroppo nel peggiore dei modi per la Fiorentina Femminile. Dopo la sconfitta contro la Juventus che ha chiuso un buon 2024, la squadra gigliata aveva subito una grossa chance per partire col piede giusto nel nuovo anno solare. Nel giorno dell’epifania è stata infatti disputata la gara che metteva in palio la Supercoppa Femminile. Un’occasione per tornare a vincere un trofeo dopo molti anni e di dare atto di una crescita a livello di maturità per tutta la rosa. Sfortunatamente l’avversario di turno era ancora la Roma contro cui la Fiorentina sembra aver inanellato una maledizione dalla quale non c’è via di scampo. È infatti dal lontano 2019 che le toscane non riescono a battere le capitoline, né in casa, né in trasferta, tantomeno in campo neutro. E la finale di Supercoppa ha purtroppo confermato tale sortilegio: a vincerla sono state le giallorosse per 3-1 portandosi di fatto a casa il trofeo e lasciando alla Fiorentina solo l’amarezza e la delusione della sconfitta. Non sono serviti nemmeno i nuovi innesti di cui parleremo in seguito a dare una svolta alla gara. La nefasta superiorità delle giallorosse, che non stanno comunque disputando la loro miglior stagione sportiva, purtroppo rimane. L’occasione per rimettersi in gioco la Fiorentina ce l’ha avuto subito in campionato con il Como. Tuttavia gli strascichi di un inizio non proprio roseo di nuovo anno, si sono fatti sentire. E nonostante una gara dominata sul piano del palleggio, la formazione gigliata si è riscoperta imprecisa e inconcludente sotto porta. Le lariane ne approfittano e stendono la Viola per 2-0 grazie ad una doppietta dell'americana Kerr. L’Inter ringrazia e, dopo aver battuto la Roma al Tre Fontane nel posticipo per 1-2, sogna la prima storica qualificazione in Champions League. Pesa l’assenza di una vera attaccante di reparto che butti la palla in rete. Ma questa non è una novità.

Dicevamo del mercato: sono già un paio gli innesti che sono stati ufficializzati in viola. La centrale difensiva Stine Bellisager-Pedersen e la centrocampista svedese Filippa Curmark. Se della seconda le statistiche sono alquanto scarse, avendo militato prevalentemente in campionati locali, diverso è il discorso attorno a Pedersen. La danese arriva a Firenze dopo un’esperienza costante nel campionato statunitense e con alle spalle una moltitudine di presenze con la propria nazionale della quale è divenuta ormai capitana. Tuttavia il loro arrivo non sembra ver dato quella scossa che serviva a Firenze per provare a superare gli ostacoli che si ponevano di fronte al cammino della Viola. Considerando anche che Boquete non sta brillando – e ora si è anche infortunata come ha specificato il club in una nota – e che non c’è un vero e proprio ricambio alla spagnola. La sessione invernale è ancora in corso. La squadra ha bisogno ancora di un paio di aggiustamenti in corsa, fermo restando che l’obiettivo principale dovrebbe essere la punta centrale. Vedremo a fine gennaio se la dirigenza avrà assolto i propri compiti correttamente.

Sul banco degli imputati è finito anche il tecnico Sebastian De La Fuente, ma non è il solo. Il coach argentino sembra stia perdendo il controllo della rosa con le sue calciatrici che, tatticamente, non rispondono più a ciò che egli chiede loro. E sono quasi tutte le stesse atlete che lo scorso anno sono arrivate alla soglia della qualificazione alla Champions League. Chi sta incidendo di meno a livello di prestazioni è anche Agnese Bonfantini il cui riscatto in viola ora sembra essere più lontano. L’ex Inter, Juventus e Roma sembra aver smarrito la bussola e, dopo non aver segnato più reti nelle ultime cinque gara, ora inizia anche in campo a dare segni di insofferenza. Allo stesso tempo manca una figura chiave nello spogliatoio che nei momenti difficili suoni la carica. Compito che solitamente spetta al capitano ma che Alice Tortelli sembra essere sempre meno in grado di affrontare, nonostante il lungo rinnovo firmato due anni fa fino al 2027. Serve interrogarsi all’interno dell’ambiente gigliato e serve soprattutto un esame di coscienza per tentare di finire la stagione al meglio possibile. Anche se la Champions è ormai lontana, la Fiorentina deve stare attenta a non finire tra le ultime cinque onde evitare un’umiliante poule salvezza. E con la vittoria per 2-0 proprio sulle toscane, il Como si è portato a quattro lunghezze di distanza. Campanelli d’allarme molto forti a Firenze. Il 2025 è partito molto male, ma il tempo per migliorarsi ancora c’è. Tutto dipenderà da come la società intende sfruttare gli investimenti economici sul femminile.

Capitolo Primavera: rientrano in campo nel nuovo anno anche le giovani under 19 allenate da Nicola Melani. L’occasione è il derby di ritorno ad Arezzo contro le amaranto. Disputato su un campo molto pesante, ai limiti del praticabile, non è bastata la superiorità tecnica delle gigliate nei confronti delle cugine aretine per portarsi a casa il bottino pieno. La Fiorentina si è accontentata di uno scialbo pareggio per 1-1; in rete è andata l’ex Roma Sofia Di Benedetto. Final four sempre più lontane e fallimento del progetto Melani sempre più evidente. Anche in chiave Primavera il 2025 dovrà essere l’anno della svolta. Ma sarà effettivamente così?