FERMI AL PALO
I due pali di stasera segnano il sottile limite sul quale sta camminando la Fiorentina da inizio stagione. Fossero entrati i palloni di Cuadrado e Borja Valero (ed è emblematico pensare che le occasioni siano capitate proprio ai due viola, apparsi ultimamente non proprio nelle migliori condizioni) saremmo a discutere di altro. Un po' come del resto si diceva dopo la gara contro il Genoa. In assenza di fortuna tuttavia (prontamente restituita dopo il briciolo di buona sorte collezionata a Bergamo) la squadra di Montella resta al palo anche con il Sassuolo.
Un solo gol segnato in quattro gare di campionato, con 2 pareggi, una vittoria e una sconfitta. Bottino certamente misero per quella che tutti vorremmo fosse una pretendente al terzo posto, ma al tempo stesso specchio di quel che la squadra oggi non riesce a fare. Ovvero sopperire alle assenze dei "big" (Rossi, Gomez) o dei migliori senatori (appunto Borja e Cuadrado non pienamente ritrovati) con la forza del gruppo. Certo, contro la squadra di Di Francesco c'è mancato poco, ma il problema sembra più essere la prevedibilità della manovra, che non la semplice sfortuna.
Perchè cercando gli aspetti più preoccupanti, si scoverà facilmente la manovra non più fluida della squadra di Montella. Quasi che quel gioco che negli ultimi due anni era diventato il principale marchio di fabbrica, oggi sia diventato quasi il peggior limite. Passaggi ripetuti, magari per vie orizzontali, e pochi inserimenti. Tanto che durante le gare si percepisce la strana sensazione che la Fiorentina possa giocare per ore senza mai trovare la via del gol. E' su questo che, perciò, dovrà concentrarsi il maggior lavoro di Montella da qui alle prossime partite. Perchè la Fiorentina non può permettersi di restare ancora ferma al palo.