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FIDELUSJONI

di Tommaso Loreto

Partiamo dal finale della storia. Difficilmente sarà possibile scoprire, con certezza, cosa sia realmente accaduto dalle 18:00 in poi di ieri. Serve muoversi basandosi sulle pure sensazioni e fare riferimento anche a quel che può trapelare dagli ambienti vicini ai club. Senza girarci troppo intorno, la sensazione è che l'Ajax abbia fatto lo stesso gioco al rialzo che ha fatto il City con il Milan per l'affare Tevez. Le voci circolate dalle società, invece, raccontano di un club olandese che non avrebbe trovato l'accordo sull'addio al giocatore, e di una richiesta di fidejussioni fatta a poco più di mezz'ora dal fischio finale del mercato. Un'ipotesi, quest'ultima, che stride e parecchio con l'attenzione con la quale il club viola ha sempre sottolineato la volontà di fair play finanziario, limpidezza nei bilanci e, perchè no, anche solvibilità. Come dire che se è vero che gli olandesi, da sempre fanno commercio, è altrettanto vero che il gruppo Della Valle non è di quelli da far dubitare sui pagamenti. Senza contare che se il Milan aveva rinchiuso in un albergo un'alternativa, in casa viola, si è rimandato a giugno un altro acquisto, quello di Pizarro.

Resta, dunque, una sorta di mistero il non arrivo di El Hamdaoui. Il non colpo che sul mercato suona tanto come una delle sconfitte patite sul campo negli ultimi due anni. Un mistero che, fra l'altro, potrebbe portare con sè anche la beffa di una documentazione comunque arrivata alle 19:30, e chissà magari mostrata già oggi in sede di conferenza stampa di chiusura mercato. Resta, però, anche qualcos'altro. L'ennesima sensazione di sconfitta, appunto, o più semplicemente un mercato che, proprio in attacco, suona deludente e persino fastidioso. El Hamdaoui, in altri termini, faceva comodo, al di là della rabbia di un giocatore (anzi due contando Pizarro...) che domenica era già al "Franchi" illudendosi (e illudendo i tifosi) di vestire la maglia viola. Se il mercato poteva essere un nuovo spot per rilanciare la Fiorentina in un momento delicato, l'operazione simpatia non sembra essere riuscita benissimo. Anzi.

Rischia persiono di provocare un controeffetto deleterio. Assolutamente evitabile di questi tempi. Limitando il mercato all'arrivo di Amauri e Olivera per le partenze di Gilardino, Silva e Munari, e lasciando aperti interrogativi come quelli legati a Cerci, da tre turni fuori dai convocati perchè (si diceva) la partenza fosse imminente. Anche su Cerci, del resto, il rischio è quello di non poter più di tanto ricucire gli strappi interni ed esterni. Vincende che ricordano, da vicino, le ultime finestre di calciomercato. I Barreto e gli Aquilani, tanto per intendersi, sono stati i primi pensieri dei tifosi viola mentre col passare delle ore si avvicinavano le 19:00 di ieri. Un triplice fischio amaro che, di nuovo, regala delusione prima di qualsiasi altra sensazione. Infondo, così ci auguriamo, la delusione non dovrebbe precludere quel sostegno che il club viola ha denunciato di non aver ricevuto negli ultimi tempi. Per ogni tipo di vicissitudine. Fidejussioni incluse.