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FIL ROUGE

di Tommaso Loreto

A pensarci bene, tra Fiorentina ed Inter, c'è un filo sottile, comune. Che lega entrambe le squadre ad una stagione difficile, per non dire zeppa di ostacoli. Un'annata nella quale, in entrambe le piazze, è più l'amaro del non raggiunto che non la soddisfazione del quanto fatto sino ad oggi. Si dirà, poi, che le proporzioni sono assolutamente sfalsate nel paragone fra viola e nerazzurri, ma, appunto, è proprio in proporzione che è interessante osservare situazioni tra loro simili.

Perchè in entrambi casi il cambio di panchina non poteva essere così semplice. Mourinho e Prandelli sono due tecnici che sostituisci con enorme difficoltà e, forse, in tal senso ancora più forza ha dimostrato la Fiorentina nel confermare la fiducia a Mihajlovic che non Moratti ad alternare Benitez, prima, e Leonardo poi. Senza che, alla fine, nessuno dei due convincesse più di tanto.

E ancora una lista bella lunga di infortunati sia da una parte che dall'altra. Con Snejder, principalmente, che sembra essere stato l'uomo in meno dei nerazzurri, insieme ad un "principe" Milito sempre più irriconoscibile, e l'infermeria di casa Fiorentina nella quale, francamente, c'era solo e soltanto l'imbarazzo della scelta. Oggi in campo, dunque, due squadre che, in proporzione, hanno di che specchiarsi. Compresa la voglia, sia a Milano che a Firenze, di capire meglio che tipo di futuro sarà a cominciare dalla prossima stagione.