FINESTRA SUL MERCATO
Tutto rimandato probabilmente a oggi pomeriggio, anche perché molti protagonisti si sono rivisti in città soltanto ieri e quando la calura cominciava a dare qualche sollievo. Tra il dg Barone e Vincenzo Italiano l’appuntamento resta però fissato, non tanto per tornare su accordi di massima sostanzialmente già raggiunti (che si tratti di un ritocco dell’ingaggio o del prolungamento del contratto fino al 2025) quanto per cominciare a costruire idealmente la Fiorentina che verrà.
E d’altronde mentre dirigente e tecnico tornavano a Firenze ds e dt, rispettivamente Pradè e Burdisso, erano regolarmente al centro sportivo Astori per portare avanti le varie tracce di mercato. Quelle per un portiere da invididuare tra Gollini, Vicario o Cragno, ma anche quelle indirizzate ad affrontare le questioni prioritarie. Che sia un nuovo punto di partenza per Torreira, ma con l’austriaco dell’Hoffenheim Grillitsch sullo sfondo, e nuove strade da provare a ripercorrere per Odriozola pur con il lavoro già svolto per Dodo (e l'ultima idea Dubois del Lione).
Molto passerà perciò anche dal confronto odierno con Italiano, che certamente dirà la sua anche sul fronte offensivo, dove gli inserimenti di Cabral e Ikone, oltre l’arrivo di Piatek, non hanno del tutto convinto nel corso dell’ultima stagione. Se tutti e tre ambiscono alla conferma (con il polacco più in bilico) resta il bisogno dei viola d’individuare nuovi riferimenti offensivi, come potrebbero essere Milik o Pinamonti, oltre Belotti, considerati dal tecnico valide opzioni per rinforzare un attacco nel quale l’abbondanza dovuta agli impegni europei potrebbe pure avvicinare Djuric. Nomi e piste da percorrere, non appena si accenderà il semaforo verde sull’incontro decisivo tra la Fiorentina e il suo allenatore.