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FIO VS GENOA, Un mese con la Champions in testa

di Andrea Capretti

Tutto pronto per lo sprint finale di campionato, per quei quattro passi che mancano alla Fiorentina sulla difficile strada che porta al preliminare di Champions League. Un testa a testa con il sorprendente Genoa di Gasperini, rilanciato dalla vittoria nel derby e deciso ad inseguire fino alla fine il sorprendente sogno di un posto nell’Europa che conta. Quattro tappe, quattro partite per dodici punti in palio in un calendario che ad entrambe le squadre riserva un programma molto simile fatto di due trasferte e due match casalinghi sempre in contemporanea. Si riparte da un punto di vantaggio per i viola, 61 a 60 che poi guardando bene diventano due se si considera il fattore scontri diretti (vittoria a Firenze, pareggio a Genova) che sorriderebbe alla Fiorentina in caso di arrivo a pari merito. Una vicinanza tutta confermata dai numeri a prescindere dal luogo e dal modo in cui Fiorentina e Genoa hanno raccolto il loro bottino; partendo dai viola che fino ad oggi hanno collezionato 41 dei loro punti al Franchi mentre 37 lunghezze è valso al Genoa il fattore Ferraris. In trasferta leggermente meglio i rossoblù con 23 punti rispetto ai 20 della Fiorentina. Per i viola che sono il quinto attacco del campionato con 49 centri almeno il fattore reti pare ben distribuito tra casa e fuori: il pubblico di Firenze ha esultato 28 volte, i fedeli da trasferta 21. La differenza sta nei musi lunghi da gol subito, appena 12 volte tra le mura amiche ben 23 al momento di giocare in giro per l’Italia formando a quota 35 gol la quinta difesa del torneo. Meglio hanno fatto Inter, Milan, Juventus ed appunto il Genoa che in casa ogni rete subita ne segna due, 16 a 33 il rapporto; mentre fuori lo slancio diminuisce parecchio a giudicare dai soli 13 gol fatti a fronte dei 17 subiti.
Due partite in casa e due fuori dicevamo, domenica la prima tappa, alle 15 gigliati di scena a Catania e Genoa in campo a Bergamo. Impegni abbordabili per entrambe con le malelingue pronte a scommettere sul grifone vista la vicinanza in chiave calciomercato con i nerazzurri (Floccari già erede annunciato di Milito) e la pesante assenza per squalifica di Doni; Genoa comunque senza Motta, Ferrari e Biava. E poi? Cammino parallelo dove a nessuno sono concessi errori e nuove attenzioni attirerà la Sampdoria di Pazzini. Fallito il favore agli ex compagni nel derby, rischierebbe di diventare una beffa un suo contributo nel successo blucerchiato mentre il Genoa approfitta della visita del Chievo Verona già avanti nella lotta salvezza. Fattore determinante quello di chi sarà in corsa per non retrocedere visto che anche il penultimo atto del campionato, ultima trasferta stagionale, spedisce la Fiorentina a Lecce e il Genoa a Torino sponda granata. Tutta l’Italia nel mezzo ma la stessa necessità di tre punti per i rispettivi obiettivi. Atto finale davanti al proprio pubblico con la speranza di festeggiare tutti assieme ma l’ospite del Genoa, il Lecce magari nell’ultimo disperato assalto alla salvezza, fa comunque meno paura del ritrovato Milan degli ultimi tempi. Potrebbe cambiare ancora tutto se i rossoneri, salutato lo scudetto, avessero già la matematica certezza del secondo posto ma questo significherebbe un crollo definitivo della Juventus e quindi per la Fiorentina la pazza idea di un ultimo decisivo slancio di chi in mano potrebbe avere la grande occasione di arrivare direttamente nei lussuosi gironi della Champions League 2009-10.