.

FIORE-GYIR, I più ed i meno della sfida di oggi

di Andrea Giannattasio e Daniel Uccellieri

Questi i più ed i meno in casa viola della sfida di questo pomeriggio tra Fiorentina e Gyirmot Gyor:

PIÙ

Diakhatè - Lo abbiamo già ripetuto in tutte le salse: è lui la vera rivelazione del ritiro della Fiorentina in Val di Fassa. Ed anche oggi il senegalese classe ’98 non si fa attendere ma inizia a dipingere tocchi di classe dopo appena pochi secondi dall’ingresso in campo nella ripresa: una rovesciata per Ilicic da applausi ed una serie di controlli con la suola da campione navigato.

Joaquin - Quella fascia, la destra, è ancora sua. L’avversario non è certo irresistibile ma il piede caldo è quello dei vecchi tempi: palla al piede, semina gli avversari in un fazzoletto di campo e si ripropone sul fondo con una precisione geometrica: almeno cinque le occasioni da gol create dallo spagnolo nel corso del primo tempo. 

Capezzi - Precisione e personalità: sono queste le due doti principali che questa sera il giovane regista viola manda in scena nell’amichevole contro il Gyirmot Gyor. L’ex Varese dispensa assist per vie centrali, gestisce il pallone con sicurezza e non ha paura di andare al tiro quando gli è possibile.

MENO

Tatarusanu - Inizia la sua partita con una grave incertezza su un cross dalla destra degli avversari, non bloccando un pallone apparentemente agile e mettendo in serie difficoltà tutta la retroguardia. Nonostante nella prima frazione non sia quasi mai impegnato, rivedibili sono anche alcuni suoi rinvii dal fondo. La pressione di Sepe si fa già sentire?

Bangu - Inizia in modo pimpante la gara ma finisce per avvistarsi su se stesso e sparire dal contesto del gioco nel giro di pochi minuti. La voglia di fare non gli manca ma con il muro eretto a centrocampo dalla squadra magiara lo limita nettamente. Fisicamente, tra lui e gli avversari, finisce per non esserci partita.

Bakic - Inizia la sua partita in modo falloso, guadagnandosi un giallo e contemporaneamente anche la reprimenda di Paulo Sousa. Nel contrasto (inutile peraltro) finisce anche per infortunarsi ed dopo appena 19’ della ripresa è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Seconda gara consecutiva da rivedere, dopo quella contro il Trentino Team.