.

FIORE-JUVE, I racconti di Lorenzo e Simone

di Redazione FV

Il racconto di Lorenzo Orfano: "Ricordo bene il giorno del 4-2, giornata incredibile ma il ricordo più brutto è anche quello più intenso, come intensità ed emozioni, solo negative però, è quello legato ovviamente allo 0-5. Io non sono fiorentino di nascita, abito nel novarese, sul Lago Maggiore: un covo di bianconeri. 18 marzo 2012. Ero con la ex mia ragazza a casa ci stavamo preparando per uscire, avremmo visto la partita in un bar, in compagnia di amici. Normalmente io non guardo mai le partite con lei, tanto di meno le guardo al bar (sarei sempre sobissato da insulti),ma quella sera dovevo compensare di alcune scaramucce tra fidanzati e quindi accettai a malincuore di stare con lei durante la visione della partita, anche se era "La Partita". Si parte, Fiesole e Stadio pazzeschi come sempre, Amauri carica i tifosi, ma non si parte bene per nulla: rosso per Cerci. E poi uno, due a zero. Buio. Fine primo tempo ed io da fiorentino vero che non molla mai speravo ancora. Poi si riparte e le speranze svaniscono. Allo 0-3 ho lasciato il bar e ho mandato a quel paese la mia fidanzata. Si, l'ho lasciata. Ha esultato al gol di Marchisio. A lei del calcio importava poco. Sono tornato a casa a piedi tra le lacrime che mi scendevano non volevo sentire come fosse finita la partita, poi ho udito per sbaglio due ragazzi parlare sulla via del ritorno e quando ho sentito il numero cinque associato allo zero ho ricomciato a piangere. Io quella ragazza, Cristina, non l'ho più voluta né vedere, né sentire. Non potrò mai dimenticare quella serata. Incubo vero!"

Il racconto di Simone Vannini: "Sarebbe troppo facile raccontare il più emozionante, quel 4-2 indimenticabile...ci ritornero’ alla fine..io voglio raccontare il mio primo Fiorentina-Juve. Era il 6 aprile 1991, il ritorno di Baggio. Avevo 12 anni. Mio babbo prese gli ultimi biglietti rimasti 2 settimane prima, in parterre di maratona. C'era un’atmosfera come sempre elettrizzante, quella volta resa ancora di più dal ritorno di quello che avrebbe preso,se non andava a Torino, il posto di Antonio nei cuori viola. Prima della partita ho il piacere di ammirare la coreografia che ha fatto epoca, la più bella di sempre, quella dei monumenti. Un brivido mi corse lungo la schiena, sentivo che quella poteva essere una giornata che mi sarebbe rimasta in mente chissà quanto tempo. Iniziata la partita soliti sfottò, ce n’era per tutti, anche per Edwige Fenech. Ricordo anche uno striscione esposto rubato ai gobbi. Mentre la partita procedeva io mi gustavo lo spettacolo della curva, fino alla punizione sotto la Ferrovia, Fuser coglie l’angolo opposto, palo e dentro. Abbracciai mio padre e la gioia fu incontenibile. Nel secondo tempo attacca la Juve, temevamo il peggio, eccoti il solito rigore. Ma cosa succede, Roberto si rifiuta, tocca a De Agostini. Mareggini lo intuisce! L’abbiamo scampata bella! E mentre Roberto esce raccogliendo una sciarpa viola entra in scena uno degli scherzi più esilaranti. Lanciano una gomma in campo al grido: "Ruba le gomme! Schillaci ruba le gomme!" proprio davanti a me! Risate a non finire. Ultimi minuti di sofferenza, il tempo non scorreva mai, finalmente la gioia! E' un tripudio! Ecco cos'è Fiorentina-Juventus, emozione allo stato puro, si passa dalla gioia, allo sconforto, alle risate, alla sofferenza. Fiorentina –Juve è questo e tanto altro. Non so se riusciro’ mai a vivere l’emozione di uno scudetto, si sa noi viola bisogna soffrire, di certo questa partita, quando va bene ti dà una gioia incredibile, l’ultimo,il famoso 4-2, è stata un’emozione che è andata molto vicino a quella che si penso si possa provare a vincere un Tricolore...GARRISCA AL VENTO IL LABARO VIOLA!"