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FIORE-JUVE, I racconti di Riccardo e Tommaso

di Redazione FV

Continua la carrellata dei vostri ricordi, con i racconti dei Fiorentina-Juventus che hanno segnato la vostra vita da tifosi. Ecco due nuovi brani inviati dai nostri lettori all'indirizzo di posta redazione@firenzeviola.it:

Il ricordo di Riccardo Zatteri: "Il merito di questo meraviglioso carosello, di uno dei giorni più memorabili di sempre, è da spartire tra il mio grande amico Pippo Pieri, che l'aveva detto, e Dio. Conte che sbeffeggia Firenze col gesto del direttore d'orchestra, Tevez che fa la mitraglia di Bati, Pogba che la ripete... Ma davvero questi personaggi pensano che tutto il male prodotto in terra si sconti solo nell'aldilà? Dio non ha sopportato oltre ed è entrato a gamba tesa. Tutto nel giorno in cui mio figlio, un pezzo di cuore, vive il suo primo VIOLA-JUVE. Le emozioni che ho provato con lui oggi sono tatuaggi indelebili, che segnano per la vita. Al quarto goal ho pianto, non mi vergogno a dirlo, perché eravamo in tanti a lacrimare... Sono uscito dalla ressa con lui, l'ho stretto forte e ho pianto".

Il ricordo di Tommaso Nuti: "Non parlerò della gara del 20 ottobre 2013, mi limiterò a parlare di come mio fratello Lorenzo ha distrutto tutti i tipi di aspirazione di vittoria dei cari amici gobbi. 1-0, 2-0. Due mitragliate, due colpi al cuore, uno peggiore dell'altro. La Curva Fiesole fredda e ormai senza parole, cantano i soliti 20, lo stadio è bianconero, ogni sfumatura di colore è assorbita nei piedi di Tevez e Pogba. Reduci da un bruciante 0-5 dell'anno precedente mio fratello, noto portatore di sfiga, si pronuncia: "Un altro 0-5 non lo posso sopportare, si fa ridere, me ne vado!". Nell'attimo in cui Lore ha varcato i cancelli dell'Artemio Franchi lo spirito viola sembra aver ritrovato la sua più profonda purezza e forza. Un signor calcio giocato, 15 minuti di pura follia, il cielo che si colora di Viola sopra lo stadio, Firenze si blocca e si appresta ad assistere alla manciata di minuti più emozionanti degli ultimi anni. Lorenzo racconta di essere andato dalla sua ragazza, e seguendo la partita in un bar di Sesto scoppia in lacrime al 4-2 di Rossi. 3 gol, 3. Ha eroicizzato un giocatore già fortissimo di per sé. Fra i gemiti, la telecronaca impazzita di Trevisani, lo stadio tremante e i pianti dei tifosi viola c'ero io, seduto, con le lacrime agli occhi. Ma più che per la Fiorentina, per mio fratello, che si era perso la partita della vita, destinata a rimanere nella storia".