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FIORE-JUVE, I racconti di Vincenzo e Niccolò

di Redazione FV

Continua la carrellata dei vostri ricordi, con i racconti dei Fiorentina-Juventus che hanno segnato la vostra vita da tifosi. Ecco due nuovi brani inviati dai nostri lettori all'indirizzo di posta redazione@firenzeviola.it:  

Il ricordo di Vincenzo Pizzolo: "Il mio Fiorentina- Juve è quello della stagione 2005-06, la prima Fiorentina targata Prandelli. Ricordo ancora l'atmosfera, fu una partita incredibile in mezzo ad altri due confronti per la coppa Italia sempre con i "gobbi". Quella Juve era davvero forte, nelle sue file vantava campioni come Cannavaro, Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic, Camoranesi con in panchina Capello. Ricordo di aver comprato il biglietto 15 giorni prima e alla mia tenera età di 11 anni mi feci accompagnare da mia madre allo stadio prendendo il biglietto in parterre di tribuna ( ultimo settore rimasto) .Dopo anni di sofferenze e ombre, dopo il fallimento, dopo la C2, dopo una Serie B , e dopo una prima annata di Serie A zoppicante sembrava che la Fiorentina potesse tornare di li a breve tra i grandi. Prima di iniziare col nostro magico inno, la Fiesole regalò una delle più belle coreografie di sempre: un sole che sorgeva in un cielo viola ed una frase rimasta nel DNA di noi tifosi viola " MOLTI CI HANNO VISTO NASCERE, NESSUNO CI VEDRÀ MORIRE,COME IL SOLE RISORGIAMO SEMPRE". Inizia la partita, la Fiorentina attacca ma è la Juve a gelare il Franchi con il goal di Trezeguet che porta in vantaggio la Juve. Qualche minuto dopo cross di Pasqual, svetta in alto Pazzini e Abbiati è battuto (sostituiva Buffon infortunato ).Di lì inizio una partita maledetta, colpimmo tre pali, rispettivamente Ujfalusi,Toni e Pazzini oltre a numerosi interventi di Abbiati.Il Franchi è una bolgia, mai come allora la città si strinse attorno alla squadra, poi la doccia fredda. Contropiede juventino e Camoranesi segna.Si quel Fiorentina -Juventus lo perdemmo, ma oltre che per la prestazione e per l'atmosfera lo ricordo piacevolmente per una semplice cosa , con quella partita noi facemmo capire che la Fiorentina era tornata dove meritava, in alto al calcio italiano e così fu, aspettando ulteriori gioie e perché no quel sogno del terzo scudetto".

Il ricordo di Niccolò Orlandini: 20 Ottobre 2014: INDIMENTICABILE. È impossibile pensare che questo giorno non resti negli occhi e nella mente di ogni tifoso viola. Come tutte le volte, le ore che precedono Fiorentina-Juventus sono interminabili, un misto di tensione ed eccitazione. La paura di rivivere quel terribile 0-5 e la speranza di poterli rispedire a casa con una sonora "bastonata". La voglia di respirare il clima unico del Franchi. La voglia di ascoltare il ruggito della Fiesole che terrorizza l'avversario. La voglia di cantare ed esultare a squarciagola. La voglia di tornare a casa senza voce e con qualche "labbrata" presa per sbaglio dopo un gol. La voglia di ruzzolare giù per qualche gradone. Sono le 12:00. Pronti, via, si parte. Arriviamo io e un mio amico. Quest'anno è andata male. Non siamo riusciti a fare l'abbonamento. Ci tocca comprare i biglietti volta per volta. E a questo giro niente Fiesole. Torniamo in Ferrovia. Le ultime volte erano state le partite della Champions 2009/2010. 3 vittorie epiche: Liverpool, Lione, Bayern Monaco. Incrociamo le dita e speriamo di rivivere quelle notti. Arrivano i primi "gobbi". "Buuuh", fischi, cori e insulti (impossibile fare altrimenti). Eccoli lì, i nemici di sempre. Brutti, tristi e ladri...provenienti da tutte le parti fuorché Torino. Gli odiati rivali, privi di una vera casa, di una vera città in cui riconoscersi. Perché si sa, la prima e grande differenza tra noi e loro è questa. Noi abbiamo, incarniamo, amiamo Firenze, la culla del Rinascimento. La città dell'arte, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Nati e cresciuti davanti a tante bellezze. Fieri e orgogliosi di farne parte. A volte presuntuosi agli occhi di chi viene da fuori. Ma che ne sanno loro? Non potranno mai capire cosa vuol dire essere fiorentini. Entrano le squadre, gli spalti tremano. Arriva il fischio d'inizio. Solita bella coreografia della Fiesole. Magari ne abbiamo viste di più belle, ma anche in questo caso fa il suo stupendo effetto. Il primo tempo è un incubo. 0-2. Tevez, Pogba. Due mitraglie. Assurdo. Il gelo nello stomaco. Come si permettono di farlo nella casa dell'immenso Re Leone, unico vero padrone della mitraglia? I ladri nel settorino cantano. E già questa è una novità. Spavaldi e convinti di ripetere la notte di due anni prima. Rientrano le squadre dagli spogliatoi. Inizia il Secondo tempo. Noioso. La squadra è più convinta ma non li spaventiamo. Anzi rischiamo lo 0-3. Chiude Neto. Sospiro di sollievo. Poi avviene l'impensabile. Rigore su Mati Fernandez. Va Pepito. 1-2. Esulta il Franchi, contento ma non ancora convinto. La Fiesole però ci crede e spinge la squadra come sempre. Passano pochi minuti ed ecco la svolta. Pepito riceve palla, si gira su se stesso accarezzando il pallone come solo i campioni sanno fare, tira. GOOOOOOOL! Esplode il Franchi. Boato assordante. Ammutoliti i gobbi. La Ferrovia, di solito più contenuta, è pazza di gioia. Partono molti viola sotto il settorino dei gobbi. Io compreso. Ora sono lì, silenziosi e impauriti. Si riparte. Ma ora è una bolgia assordante. Vogliamo la vittoria. Avanti Viola! Avanti Viola! Borja recupera il pallone. Avanza e passa a Cuadrado. Il colombiano prova a saltare i difensori, non ce la fa, tiene palla e la passa nuovamente a Borja. Brillante passaggio per Joaquin. Stop. Si bloccano 40.000 cuori. Nessuno respira. GOOOOOOOL! GOOOOOOL! GOOOOOL! 3-2. PAZZESCO, PAZZESCO! Incredibile. E ora sì che quasi tutta la Ferrovia corre verso i gobbi. Botte al costato, spinte, gente che inciampa nei seggiolini. Ma tutti si rialzano e continuano a urlare. Nemmeno il tempo di tornare al proprio posto che è l'ora di un contropiede da leggenda. Tocco elegantissimo di Borja per Cuadrado. Corre la Vespa. Arriva quasi al limite dell'area. Tocco leggero per Pepito. GOOOOOOOL! E' veramente inverosimile. Gente che urla, gente che piange dalla gioia, gente che stramazza per terra. Gli odiati rivali e il loro comandante, il simpaticissimo Antonio Conte, sono terrorizzati. Imbarazzati. Affondati. AGGHIACCIANDE AL FRANCHI. 15 minuti da favola. 15 minuti da sogno. 15 minuti che resteranno tra i più belli della vita di migliaia di fiorentini. Impensabile sperare di poter rivivere una partita come questa. Solo a pensarci e raccontarlo vengono i brividi. Come ogni volta che rivedo i video di quella giornata meravigliosa. Non sarà un 4-2 in rimonta...ma venerdì il Franchi faccia il suo dovere, come sempre, più di sempre. Ruggiamo tutti insieme fin dall'inizio. Diventiamo le ali che fanno volare i nostri ragazzi. Diventiamo l'incubo dei nostri nemici.FORZA VIOLA! FORZA FIRENZE!