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FIORE-LIVORNO, I più ed i meno della vittoria viola

di Andrea Giannattasio

Questi i più ed i meno della vittoria della Fiorentina contro il Livorno dell'ottavo di finale della Viareggio Cup:

I PIU'

Marco Berardi: a centrocampo è il più attivo dei suoi. Si propone più di una volta in avanti e appena si trova la palla tra i piedi va sempre al tiro. Il gol ad inizio ripresa suggella una prestazione maiuscola. Si annuncia grande protagonista della Viareggio Cup.

Andy Bangu: entra, crea scompiglio e dopo pochi minuti chiude la partita con un rasoterra. Il gioiellino viola è l'elemento che ad inizio ripresa spezza tutti gli equilibri e proietta definitivamente la Fiorentina nella metà campo del Livorno. 

Leonardo Capezzi: è il faro di centrocampo, il Pizarro della Primavera. Regala aperture di classe fin dai primi minuti e si proietta in fase offensiva creando scompiglio nella retroguardia del Livorno. Mette lo zampino su tutte le reti viola.

I MENO

Cedric Gondo: al di là del rigore guadagnato e successivamente trasformato, mostra spesso e volenteri indolenza nelle manovre offensive, andando al tiro da posizioni improbabili con risultati pessimi. Le qualità del congolese non si discutono, l'impegno obiettivamente è da rivedere.

Elia Papini: Una prova sottotono per il classe '96, forse bloccato dall'emozione dell'esordio in questa competizione. In avvio di gara parte contratto, poi prende le misure all'avversario ma il suo apporto in fase offensiva è praticamente inesistente. 

Axel Gulin: Semplici lo ripropone in campo dopo le ultime ottime prove contro Roma e Juventus; il triestino però - forse a corto di fiato - si mostra poco effervescente e non si rende quasi mai pericoloso.


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