FIORENTINA, Avanti di rabbia, d'orgoglio e di numeri 10
Di rabbia e d'orgoglio, all'ultimo tuffo grazie ad una doppietta del suo numero 10. La Fiorentina va avanti soffrendo fino al 90' come è nel suo DNA ma ribaltando lo svantaggio, così come aveva chiuso le doppie sfide della scorsa stagione con il Basilea. Una Fiorentina che ha saputo creare tante occasioni, con troppe sprecate sul fondo ed una stampata sulla traversa. Ma quando c'è stato bisogno di prendere la squadra sulle spalle ci ha pensato il suo numero 10 che con la doppietta in Conference si porta a quattro gol stagionali in quattro partite, segnati di testa su corner in campionato, su azione di piede e su rigore in Europa. Una fiducia, quella della maglia numero 10 passata sulle sue spalle, che l'argentino sta dunque ripagando. Tra le note positive lo stadio che ha risposto bene nonostante una partenza tiepido al botteghino, toccando quota 25mila, ed ha cercato di trascinare la squadra per tutto il tempo. Anche se non sono mancati insulti al tecnico e a Nzola, che in alcuni casi ha fatto perdere la pazienza al pubblico, ma che certo lì davanti ha fatto a sportellate. A fine partita tra l'altro è servito tutto il sostegno del mental coach per l'angolano.
Il tutto mentre la Fiorentina diceva addio ad uno dei suoi giocatori migliori dopo il Mondiale dell'anno scorso, Amrabat che ha il futuro scritto in Premier. Nell'ultimo giorno di mercato tutto può succedere in uscita (Jovic, Kokorin e chissà chi altri può lasciare Firenze) e magari in entrata, dove i tifosi sognano la ciliegina per la Conference. Ma per queste ore post vittoria è solo tempo di festeggiare: la Fiorentina va avanti in Conference.