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FIORENTINA, Bonazzoli guida l'attacco a Reggio

di Andrea Capretti

Si riparte. Non c’è tempo per guardarsi troppo indietro e la Fiorentina senza più la Coppa Uefa a portata di mano torna protagonista in campionato nell’insidiosa trasferta di Reggio Calabria. L’obiettivo adesso è chiaro e ben definito a tutti, o quasi visto che il passo indietro annunciato da Corvino nel dopo gara ha lasciato spazio ad inquietanti prospettive per il futuro viola. Appurato che Mutu&co. non potranno concentrarsi tre mesi a caccia del quinto posto, il testa a testa continuo con Roma e Genoa riparte dalla sfida con la Reggina. Questa Fiorentina dei paradossi ha lasciato la competizione dove aveva meglio figurato ultimamente (la Coppa Uefa) e tiene botta in campionato dove ora più che mai sono banditi i passi falsi. Il cinismo, sotto porta come in zona gol, quando c’è salva un po’ tutto; in caso di sua assenza si paga a caro prezzo. Se ne sarà accorto anche Montolivo così stizzito dal fatto che venisse confuso troppo spesso con la fortuna o che nelle zone del nord passasse sempre come una qualità innata. La trasferta di Amsterdam ha lasciato indicazioni ben precise anche sulla condizione dei singoli, e influiranno già sul match di campionato. Elementi a cui si aggiunge quello regolamentare che terrà fuori Gilardino per squalifica. La sua eredità è destinata a cadere sulle spalle di Bonazzoli (ex di turno in Calabria), l’attaccante silenzioso che ha fatto riscoprire il valore della ‘spizzata’ e della sponda, dimenticati dai tempi di Toni. Cambio che si porta dietro il solito corredo di dubbi tattici: se sarà ancora 4-3-3, specie vista la buona condizione di Semioli, l’undici di partenza sarà molto vicino a quello di Amsterdam fatta eccezione per Kuzmanovic al posto di Donadel e Comotto al rientro sulla destra. Con la formula campionato invece, 4-3-1-2, le variabili aumentano per la questione trequartista. Jovetic dietro a Mutu e Bonazzoli la soluzione più immediata, quella con Jovetic Mutu supportati da Jorgensen quella che più piace al tecnico. Il problema è la tenuta fisica del danese, così come dello stesso Bonazzoli, il loro impiego potrebbe essere alternato per permettere ad ognuno di non sforare i sessanta minuti di gioco. Pesantemente bocciato Almiron, Donadel e Gobbi sperano comunque di allungare il riposo forzato di Kuzmanovic mentre in difesa Pasqual ha sovvertito le gerarchie a scapito di Vargas. Con buona pace di quei 12mln spesi in estate…