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FIORENTINA, Calma e sangue freddo...

di Tommaso Loreto

Firenze, da circa una settimana, è completamente sballottata da un mare forza nove. Dalla collina di Fiesole ai vicoli del centro, gli ultimi 7 giorni in casa viola sono stati roba da mal di mare. Mutu positivo all'antidoping, Mutu che prende delle pillole per non sentire la fame ma che contengono sibutramina, Mutu fermo chissà per quanto, Mutu che adesso va sostituito. E allora via al walzer del Cassano. Cassano che è in rotta con Del Neri e la Sampdoria, Cassano pronto ad andarsene, Cassano in arrivo a Firenze con la formula del prestito secco. Infine, e qui siamo a qualche ora dall'inizio di Cagliari-Fiorentina, Cassano che si fa convincere da Garrone, cambia idea e resta, da separato in casa, alla Sampdoria dove Del Neri, adesso, rischia di ritrovarsi in una posizione di enorme scomodità sulla panchina blucerchiata.

Ecco perchè, inevitabilmente, preparare la sfida di oggi di fatto era impossibile. Anche per un tecnico come Prandelli, e anche per un gruppo come quello viola fino a oggi granitico. Ne esce, dunque, un punto che si può leggere in tanti modi. Diranno i critici che in 11 contro 10, nel secondo tempo, la Fiorentina avrebbe potuto e dovuto spingere di più per vincere e trovare i tre punti. Diranno i più ottimisti che, invece, oltre a qualche segnale incoraggiante (il ritorno al gol di Jovetic o l'ottimo esordio di Ljajic per citare i più evidenti) anche l'aver interrotto la striscia negativa, cominciata contro il Bologna e proseguita a Palermo, può rappresentare un aspetto molto positivo.

Proprio su queste pagine, soltanto una settimana fa, scrivemmo che la strada per il quarto posto è ancora lunga e le opportunità di risalire ancora tante. Anche oggi non cambiamo la nostra visione. La Fiorentina è lizza per tutti i suoi traguardi e, di certo, qualcosa sta pagando rispetto a un ottavo di finale di Champions e una semifinale di Coppa Italia tutte da giocarsi. Ma con una partita in meno, con le statistiche che da sempre raccontano di una squadra prandelliana sofferente a gennaio ma destinata a sbocciare a primavera, e con gli ultimi innesti (a proposito....fino alle 19 di oggi sarà il caso di non dare troppo per scontata la chiusura del mercato....) chiamati Bolatti, Ljajic e Keirrison niente è ancora definitivamente perduto. Certo, all'orizzonte c'è un febbraio da far paura a chiunque. Fosse solo per il ritmo da schizofrenia. Ma quel che può fare Corvino, fino alle 19 di stasera, e quel che può inventare Prandelli sono le garanzie che, negli ultimi anni, hanno dimostrato come valga sempre la pena di fidarsi di questa Fiorentina. Ed è giusto concedere questo credito ai viola anche oggi. Sperando, per la prima volta, di non sbagliarsi.