FIORENTINA, Chi resta da salvare
Stagione non da buttare, ma da prendere ad esempio per il futuro. Lo aveva detto Corvino prima il campionato iniziasse, lo hanno confermato i fatti: l'acquisto -fondamentale- che è mancato a questa Fiorentina è stato sicuramente la motivazione. Che, nello specifico, andava ricercata dentro ogni singolo giocatore, allenatore, e dirigenti. E solo con una forte dose motivazionale, forse, la Fiorentina del domani tornerà a far sorridere. Difficile puntare il dito contro qualcuno per giustificare un percorso che ha disatteso le aspettative più di quello che ci potevamo immaginare. A parlare sono i numeri e i fatti: un quinto monte ingaggi dovrebbe lottare come minimo per l'obiettivo Europa League. Una rosa che l'anno vinceva il girone di Champions League non può buttare via partite come quelle viste in questo campionato. Forse, l'unico a non avere colpe è Stevan Jovetic, che in questa stagione deve ancora scendere in campo per una partita ufficiale. Poi poco e niente. Rientra nelle categorie degli innocenti l'ultimo arrivato: Valon Behrami. Con lui il centrocampo è cambiato, migliorato. E il suo apporto alla squadra va riconosciuto anche dal punto di vista mentale. Sono loro due le basi, con l'aggiunta della motivazione, da gettare per il domani. Chi vuole andare via, poi, è libero di farlo. E non è difficile scovare chi, in questo momento, stia facendo di tutto per cambiare maglia. Avranno imparato la lezione anche Corvino e Mihajlovic, che forse questa estate si coordineranno meglio per non ripetere il mercato della scorsa campagna acquisti.