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FIORENTINA, DAL MERCATO MENO CERTEZZE DEL PREVISTO: AVANTI CON LA "VECCHIA GUARDIA"

di Redazione FV
Fonte: a cura di Niccolò Righi

Dopo essersi messi alle spalle quasi un terzo di stagione può essere utile anche fare il bilancio dei minuti che il Mister Vincenzo Italiano ha concesso fino a questo momento ai giocatori arrivati sulle sponde dell’Arno nel corso dell’ultima sessione di mercato estiva. Al gong del primo settembre furono otto gli innesti che Barone, Pradè, Burdisso hanno consegnato nelle mani - o meglio, nella mente - del tecnico gigliato, che fin da subito ha studiato quali fossero i modi migliori per integrare al meglio nei propri dettami tattici i una serie di calciatori molto diversi tra di loro e molto diversi anche da coloro che erano chiamati a sostituire. Missione riuscita? In parte

Come si evince dai dati ripresi dal portale transfermarket sono solo tre i nuovi interpreti ad aver giocato in campionato almeno la metà dei minuti totali a disposizione (1080 più i vari recuperi). Arthur guida questa speciale classifica con 832 minuti, alle sue spalle Parisi con 765 minuti (con l’asterisco di essere stato a tratti l’unico terzino disponibile in rosa), completa il podio Nzola con 693 minuti. Si mantiene su discreti livelli anche il minutaglie di Lucas Beltran che, complice il necessario periodo di adattamento al calcio italiano e qualche acciacco, ha finora calcato i campi della serie A per 367 minuti. Se si va ad analizzare però gli altri quattro arrivati il dato però scende vertiginosamente con Christensen impiegato per 180 minuti, Maxime Lopez 106 (i cui minuti a disposizione però sono stati 720, dato che ha iniziato la stagione a Sassuolo e, prima dell’approdo in maglia viola, ha ricevuto due giornate di squalifica), non arriva ad una partita Infantino (78 minuti) e infine si giunge a Mina per il quale sarebbe forse più opportuno parlare di secondi più che di minuti, dato che questi sono stati all’incirca 5 a causa dell’infortunio rimediato in Nazionale a metà settembre che lo ha tenuto ai box per circa un mese e mezzo. 

Sebbene il dato non sia particolarmente entusiasmante è importante sottolineare come non sia nuovo Vincenzo Italiano ad affidarsi - soprattutto ad inizio stagione - alla così detta “vecchia guardia”, per far assimilare ai nuovi tutti i minimi dettagli richiesti dal proprio modo di interpretare la partita. L’anno scorso, ad esempio, gli acquisti furono Gollini, Dodo, Mandragora, Barak e Jovic (più Ranieri e Kouame che tornarono dai rispettivi prestiti) e nonostante i nuovi arrivati avessero avuto un impatto più decisivo rispetto a quelli arrivati nel corso dell’ultima sessione di mercato, soltanto Kouame con 850 minuti all’attivo poté definirsi un titolare (quasi) fisso. Più leggermente indietro invece Dodo (673’), Jovic (584’), Mandragora (554’) e Barak (532’). In linea con l’impiego di Christensen anche quello di Gollini mentre Ranieri fu impiegato soltanto una volta - per tutti e novanta i minuti - contro l’Hellas Verona.