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FIORENTINA, Emergenza verso la prima trasferta

di Marco Conterio

Si torna a parlare di calcio giocato e, fatti due conti, è tutt'altro che un male. Il caos-caso Montolivo, al quale si sommano i malumori di Boruc, hanno infiammato quella che di fatto è stata una settimana movimentata. Con il rinnovo o presunto tale del capitano da una parte, con le paturnie del secondo portiere di ruolo a farla da padrone, pareva quasi optional pensare che domenica ci fosse il battesimo esterno per Mihajlovic versione viola. Settimana che vai, tormentone che trovi, già, ma con un sottofondo col quale tutta Firenze è abituata da tempo a convivere. Gli infortuni.

Prima Jovetic, out per una stagione intera, poi Ljajic e Vargas tra un acciacco ed un ritardo di preparazione. Ora restano da valutare i nazionali, perché dopo due gare la forma non può essere brillante e sfavillante. Mica un bene, già, perché si parla di Montolivo, De Silvestri, Kroldrup e Gilardino, altro che comprimari e gregari. Al calderone delle assenze, ecco che si aggiunge un nome nuovo. Quello di Natali, sinora affidabile centrale, ma che potrebbe saltare a piè pari la trasferta pugliese. Notizia nefasta, in un reparto dove in due tornano dal tour de force internazionale, dove Felipe deve riprendere condizione fisica e psicologica e dove Gamberini deve scontare la seconda giornata di squalifica.

Benedetta sfortuna a parte, l'undici verso Lecce sembra ormai quasi dipinto. Frey tra i pali a diriger l'orchestra, De Silvestri (o Comotto) sulla destra e Pasqual sulla mancina, con Kroldrup a tre quarti di servizio con Felipe al centro pare una certezza, viste le poche chance di recupero di Natali. In mezzo, con Montolivo, se D'Agostino tornerà in mediana ci sarà lui. Altrimenti dentro Zanetti, con l'ex Udinese in veste di trequartista con Marchionni da un lato ed uno tra Cerci e Ljajic dall'altro, con Gilardino terminale offensivo.