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FIORENTINA-EMPOLI 3-0, I PIÙ E I MENO DELLA GARA

di Marco Sarti

Partita senza emozioni quella tra Fiorentina ed Empoli per gli ottavi di Finale del Torneo di Viareggio. Una Fiorentina bloccata, poco rapida soprattutto a centrocampo ha staccato soltanto ai rigori il pass per i quarti di Finale. La prestazione conta però fino a un certo punto, il risultato conta molto di più e questo arride ai viola. La Fiorentina passa ai quarti di Finale del Viareggio. Questi i più e i meno della gara:

I PIU' DEL MATCH:

Svedkauskas: L'eroe degli ottavi. Ai rigori ipnotizza gli avversari tanto che l'Empoli non riesce a segnare nemmeno un gol. Rete inviolata per il portierino lituano. Sul primo rigore conta anche la fortuna visto che la palla tocca la traversa e poi il ragazzo. Sul secondo è tutta bravura sua e sul terzo è la pressione che fa un brutto scherzo al ragazzo empolese. Il risultato però non cambia: tre rigori zero reti è un risultato da incorniciare. Uomo copertina.

Campanharo: In una partita senza acuti come quella dello Stadio dei Pini di oggi lui è uno dei pochi che lascia intravedere delle qualità fuori dal comune. Niente di trascendentale, la continuità non è il suo forte, ma sulla trequarti sembra sempre in grado di costruire o il passaggio vincente o la giocata personale. Nel primo tempo lascia a bocca aperta difensori e spettatori con un giochino degno di Ronaldinho, nel secondo tempo si inventa letteralmente una discesa personale conclusa con un rigore dubbio non fischiato dal direttore di gara. Esce al 35' del secondo tempo, probabilmente stremato. Mago.

Bittante: Rispetto al compagno ha meno qualità nei piedi ma ha più corsa e continuità. Conferma le buone sensazioni delle ultime gare correndo e sudando su tutta la fascia destra. Buon piede, ottima corsa, buona capacità di inserimento, è mancato nella fase decisiva del cross o del tiro. Comunque positivo sulla destra anche perché nella sua zona gravita Saccà, uno dei più pericolosi dell'Empoli. Stantuffo.

I MENO DEL MATCH:

Panatti: Gioca solo un tempo perché mister Semplici si accorge che oggi non era giornata. Nei primi quarantacinque minuti vaga sul centro-destra del centrocampo senza riuscire a trovare né la posizione giusta né la giocata vincente. Peggio delle scorse partite quando aveva trovato addirittura la doppietta. Aspettando tempi migliori non resta che segnalare la grandissima potenza nel destro, dimostrata anche oggi - sicuramente in una giornata negativa - con una conclusione di prima intenzione finita fuori di poco. Deve crescere.

Zohore: Nella prima gara aveva destato buone sensazioni, nella seconda era sembrato sufficiente, nella terza invece ha giocato decisamente male. Poco reattivo su breve, ancora avulso dalle manovre offensive della Fiorentina. Ne viene fuori una guerra più che una gara coi difensori azzurri,  e non ne esce vittorioso. Probabilmente sconta ancora la mancanza di preparazione e anche lui sarà da rivedere e valutare in occasioni migliori e forse più giuste. Intanto la sensazione che suscità è di immobilità.

Baccarin: Col Vicenza aveva cambiato totalmente la gara entrando a gara in corso, dunque Semplici lo promuove a titolare per l'importante gara con l'Empoli. Lui, probabilmente sente la pressione e non rende per le capacità che gli vengono riconosciute. Ancora troppo acerbo fisicamente per competere con i corazzieri della difesa empolese. Leggero.