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FIORENTINA, Essere o non essere?

di Tommaso Loreto

Ci auguriamo seriamente che, il prossimo agosto, quando si sorteggeranno i calendari di Serie A si possa tranquillamente evitare una sosta della Nazionale prima di Juventus-Fiorentina. Perchè se è vero che per i viola, quella di oggi, non può e non deve essere la partita dell'anno, bensì un ulteriore scalino da salire nella corsa all'Olimpo del pallone, è sacrosanto pensare che giocare con la Juventus non sia mai come affrontare le altre rivali. Per milioni di motivi, per centinaia di storie, per una rivalità infinita. E allora finisce che la settimana che passerà alla storia come quella del Lippi furioso, così tanto da oscurare un Gilardino da favola, non fa altro che far crescere l'attesa. Spasmodica. Che stasera terminerà al fischio d'inizio di una partita che, già di per sè, è "la" partita.

I viola c'arrivano carichi come non mai. Le polemiche, i presunti addi, le turbolenze sono già un ricordo lontano. Perchè negli occhi c'è ancora l'impresa contro il Liverpool e quanto di buono è stato negato con la Lazio. Guai a fermarsi a quegli avvenimenti, certo, ma se Prandelli dice che questa squadra può sopperire a qualsiasi differenza è anche perchè lo ha già fatto. E può farlo ancora. Anche stasera contro la Juve cercando di fare suoi tre punti che significherebbero molto di più di un ulteriore balzo in classifica. Servirà un'altra partita perfetta, certo, ma la Fiorentina ha tutte le carte in regola per riuscirci. E per scoprirsi, allora, ancora più bella di quella che già è. Potrebbe persino rendersi conto di quanto alto potrebbe essere il traguardo. Prima però il campo, e un avversario pericolosissimo.

La rabbia della sconfitta di Palermo, i cambi societari, un certo clima non proprio entusiasta. E la voglia di Amauri di sbloccarsi unita alla tecnica di Diego. La Juve di stasera è da prendere con le molle. Per questo Prandelli si affiderà a coloro che già prima della pausa hanno dato ampie garanzie. Gamberini e Dainelli in mezzo, Comotto e Gobbi a destra e sinistra. Montolivo e Zanetti in mezzo al campo a cozzare con Sissoko e Melo, e un Vargas indispensabile a comporre il terzetto dietro Gila, con Jovetic e Marchionni. Il montenegrino sembra in vantaggio su Mutu che ha qualche acciacco. Probabilmente sarà staffetta. In una notte che già fa sognare. E il cui esito potrebbe essere ancora più energizzante delle ultime, splendide, vittorie.