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FIORENTINA, Il punto su tutte le trattative dei viola

di Marco Conterio

Rinnovi, partenze, conferme, arrivi. C'è un po' di tutto nel calderone viola, ricetta a cui dedicare tempo e pazienza ma che si prospetta piatto prelibato anche per i palati più fini. A gennaio si riaprirà, come noto, la finestra di mercato: tempo di addii o di approdi inaspettati? Molto dipenderà dall'esito del girone Champions. Una permanenza nella massima competizione europea, o quanto meno un passaggio ad una sempre prestigiosa Coppa Uefa, richiedono gioco forza una rosa larga. Ricambi, doppi, in ogni reparto, in ogni ruolo: 22 giocatori e 3 portieri, più 1-2 jolly che non fanno mai male. E se "l'allarme Kuzmanovic" sembra rientrato con una promessa di rinnovo tra le parti, svelata ieri dall'agente del calciatore, restano in ogni caso dei punti interrogativi da decifrare. Osvaldo, per esempio: in Under21 è tenuto in altissima considerazione da Casiraghi, in estate era stato uno dei migliori, è partito titolare contro la Juventus e poi basta. Sparito. "Voglio giocare di più" disse ad agosto. Il desiderio, per ora, è rimasto nel cassetto. Il Tottenham, in quel periodo, offrì tanti milioni per il giocatore, la Fiorentina rispedì il tutto al mittente. E' probabile che ora gli Spurs si facciano nuovamente avanti, in Italia il Bologna è interessato ma difficilmente i Menarini riusciranno a pareggiare l'offerta degli albionici. Pasqual, poi, un altra "patata bollente". Per bocca del suo procuratore, sono arrivati segnali di "quasi rottura": il Napoli è in prima fila, a gennaio dovrebbe lasciare Firenze, anche se il West Ham (problemi economici permettendo) e altri clubs spagnoli sono altrettanto interessati. Diverso il discorso per Semioli: l'ex Chievo è comunque tra "color che son sospesi", anche se in un modo o nell'altro sta giocando. Forse non quanto credeva e sperava, ma è difficile immaginare una sua cessione in inverno, specialmente se l'Europa sarà ancora di casa a Firenze. Partirà invece Papa Waigo, per il quale non mancano le offerte, ma per il quale mancano i soldi: troppo basse le cifre messe sul piatto ai viola da parte di Chievo e Reggina, potrebbe aprirsi una porta all'estero (Tolosa, Betis) che libererebbe l'agognato posto da extracomunitario in riva all'Arno. Lo stesso vale per Avramov, difficile però da piazzare: il giocatore vuole ritrovare una maglia da titolare, in Italia nessuno vuole e può spendere abbastanza, all'estero non è semplice trovare compratori.
Capitolo entrate: tutto fermo, per il momento. Corvino non lascia trapelare alcunché. L'attaccante dell'Az Dembelè, il difensore del Bochum Yahia, il centrale del San Paolo Miranda, sembrano più "depistaggi" che altro. La Fiorentina, nel caso dovesse muoversi, lo farà solo con obiettivi mirati, pesanti. Soprattutto, e ce lo auguriamo tutti, se l'inno della Champions League continuasse (dopo aver iniziato, magari...) a suonare all'Artemio Franchi.