FIORENTINA, Il tesoretto per gennaio?
di Matteo Magrini
Arriva De Silvestri, e poi? E poi, stando alle ultime voci, basta. Il mercato della Fiorentina potrebbe davvero fermarsi dopo l'acquisto del terzino destro proveniente dalla Lazio. Era l'obiettivo primario per i viola, ed è stato raggiunto. Bene così, ma le premesse erano ben altre. "Arriveranno almeno due rinforzi, dovete fidarvi di questa società". Parole di Andrea Della Valle a Firenze, poi ribadite, con forza, in quel di Cortina.
Fidiamoci, allora. La sensazione però, forte, è che Pantaleo Corvino terrà da parte gran parte dei soldi messi in cassa, con l'intenzione, magari, di tornare prepotentemente sul mercato a gennaio. E Munoz? I viola preferiscono rimandare il suo arrivo al prossimo inverno, avendo così la possibilità di valutarne bene il recupero dall'infortunio. Con una speranza, però. Che il Boca, tra 4-5 mesi, sia sempre disposto a cederlo.
Con gli arrivi di Zanetti e De Silvestri i due rinforzi annunciati dal presidente ci sarebbero, ma mancherebbe quello più importante e soprattutto promesso a Cesare Prandelli: il difensore centrale. Concetto ribadito dal tecnico a Lisbona, dopo l'andata del preliminare: "Mi serve un giocatore che guidi il reparto, che tenga alta la linea nei momenti di difficoltà". Si dovrà accontentare, salvo sorprese, di Dainelli e Gamberini, come negli ultimi quattro anni. Qualche sondaggio, Corvino, continua a farlo. Spector, statunitense del West Ham, e Senderos, sono giocatori che piacciono, ma al momento siamo solo agli approcci. Nessuna trattativa concreta. "Se non potremo arrivare ad un grande centrale, investiremo su un grande giovane". Altre parole, questa volta del Panda-Leo. Salvio era il nome buono, ma quasi sicuramente non arriverà.
E i soldi? Se la Fiorentina dovesse passare il turno nel portafoglio del diesse ci sarebbero circa 40 milioni di euro, forse qualcosa meno. Tanti, tantissimi. Saranno messi "via", per una sorta di "tesoretto" da investire nelle prossime campagne acquisti, a partire da gennaio. Sarà, ma così la Viola rimarrebbe una bella incompiuta. Un tassello, ne manca soltanto uno, e tirarsi indietro adesso sarebbe un attentato alla voglia di crescere.
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Sabato 14 dicembre
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